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Edizione provinciale di Pordenone


FIGC - Dopo Caliman: Verardo, Crestan e Canzian per la poltrona

Lunedi sera alle 20.30 al "Pala Viola" di Torre, riunione delle società della destra Tagliamento per iniziare a individuare la figura, per la presidenza FIGC

Claudio Schiavo, diesse del Torre, è il padrone di casa nell’appuntamento fissato per lunedi prossimo, alle 20.30, al “Pala Viola” di Torre. Sarà una serata aperta a tutti, con l’invito particolare esteso a tutte le società della destra Tagliamento. Tema della serata i rinnovi delle cariche federali, un argomento a cui la frangia pordenonese si propone di arrivare preparata e con le idee chiare. In ballo c’e’ un posto nel consiglio regionale della FIGC e la poltrona lasciata vacante da Giancarlo Caliman e a tal proposito spuntano un paio di nomi. Da una parte Elia Verardo dall’altra Claudio Canzian. Intanto, a livello regionale, è già cominciata da tempo la “campagna elettorale”. Il presidente in carica, Gianni Toffoletto, è tra l’incudine e il martello. La prossima settimana dovrebbe dire sì o no alla ricandidatura per il secondo mandato. Stanno alla finestra, ma neanche troppo, il vicario Dionisio Zorat e il vicepresidente Ermes Canciani. Il primo pare intenzionato a far comunque l’alter ego di Toffoletto, il secondo dovrebbe invece rinunciare nel caso che l’attuale massimo dirigente regionale opti per rimanere in sella. In mezzo c’è l’ipotesi che Toffoletto voli a Roma, nel ruolo di vice presidente nazionale della Lega Dilettanti. Nel frattempo dopo 40 anni di presidenza Giancarlo Caliman si è fatto da parte e al momento sembra intenzionato a caldeggiare la figura di Elia Verardo, presidente delle “furie rosse” di Tamai, anche se spifferri provenienti dai corridoi ipotizzano il possibile nome di Ivo Crestan, dirigente e simpatizzante numero uno del Fiume Veneto. L’atra ipotesi, caldeggiata da molti club provinciali è molto più accattivante e tesa al rinnovamento  porta a Claudio Canzian. Assicuratore di 52 anni,  ed ex giocatore professionista con Mantova, Ternana e Pordenone, per un decennio dirigente del ramarro è il nome nuovo che stuzzica e che pare avere l’appoggio dell’attuale reggente della Delegazione provinciale, Giorgio Antonini. Lunedì sera sarà quindi una serata calda, dove si inizierà a fare la conta sul futuro e sulle idee innovative che tutti attendono. Pordenone vuole presentare un candidato forte, una figura in grado di catallizare su di se il movimento e portarlo ad una crescita costante. 


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  Scritto da Gianpaolo Leonardi il 21/10/2016
 

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