Durante l’ultimo campionato, quello dei portieri fu un problema avvertito in maniera particolare alla Virtus Corno. Che, anche a causa dell’incidente occorso al titolare Menegon (ora alla Manzanese), fu costretta a schierarne addirittura quattro. Affidando, in estate, la custodia della rete a Luca Zanier (arrivato proprio dai seggiolai, dopo una stagione travagliata, contrassegnata da una noiosa forma di pubalgia ormai debellata), la formazione del presidente Libri auspicava di poter guadagnare in impermeabilità: la classifica, al momento, non è esattamente rassicurante ma, anche grazie ad un…regalo speciale, potrebbe diventarlo. A Zanier, originario di Premariacco, sono infatti pervenuti in omaggio i guantoni di Alex Meret, il giovane prospetto dell’Udinese ora in prestito alla Spal.

“Ma non li potrò indossare, purtroppo non abbiamo la… stessa misura – racconta Zanier – rimarranno, comunque, un gradito e bellissimo regalo. Ricevuto grazie all’interessamento della sorella di Meret, Michela, conosciuta proprio quando giocavo a Manzano. E’ una cosa strana, visto che abbiamo quasi dieci anni di differenza (Luca è del 1989 mentre Alex un 1997, ndr): di solito, capita il contrario…”  

Meret speriamo lo diventerà. Ma chi sono i tuoi idoli nel ruolo?
“Un tempo mi piaceva Toldo. Ora voto Buffon, anche per l’esempio che riesce a dare in campo nelle vesti di capitano.”

Rammarico per aver perso il treno del professionismo ?
“C’è stato un momento, all’Udinese, dove si prospettava la possibilità di giocare in Primavera. Ma le idee non erano proprio quelle di puntare sui giovani italiani, il mercato andava in altra direzione. Poi mi ritrovai all’Ancona: una situazione sulla quale preferisco sorvolare…” 

Torniamo ai giorni nostri. Dopo Manzano, Corno. Un’altra stagione di sofferenza?
“La stagione scorsa ci siamo salvati ai play - out contro la Sanvitese, una delle mie ex squadre (assieme ad Azzurra, Udinese, Lumignacco, Buttrio, Ism Gradisca e Ancona, ndr), quest’anno speriamo di farlo prima. In ogni caso, sarà sempre una battaglia: a parte le prime tre o quattro della classifica, vedo un equilibrio notevole”

Roberto Zanitti