PRIMA A - Marin: non cambierei nessuno dei miei con quelli delle big
Il tecnico del Tagliamento sempre più convinto delle potenzialità della squadra, ma a patto che attenzione, concentrazione e determinazione diventino una seconda pelle
La classifica della matricola Tagliamento non è esaltante, ma neppure è da buttare via. Soprattutto ove si consideri che i biancoverdi hanno affrontato le prime 4 della classe, ossia Villanova e Vajont (due corazzate), il Corva (calcio essenziale ma assai efficace) e, da ultimo, il Codroipo, che ha messo in mostra dalla cintola in su giocatori in grado di fare la differenza. Quindi, il calendario non ha dato una mano alla creatura di Gianluca Marin, ma ha permesso al tecnico di farsi un'idea ben precisa delle forze avversarie e del potenziale dei suoi. Marin ne ha tratto qualche prima conclusione: "Dico subito che non cambierei nessuno dei miei giocatori con quelli che militano nella squadre fin qui affrontate, comprese le prime 4 della graduatoria. Insieme a questo gruppo di ragazzi encomiabili sul piano dell'impegno e della volontà possiamo compiere qualcosa di speciale, disputando un buon campionato: ci credo e credo nelle qualità della squadra. Va da sé che questo discorso ha un fondamento solo se accompagnato da ingredienti che non possono mai mancare: attenzione, concentrazione e determinazione, ecco cosa dobbiamo gettare nella mischia durante le partite. Se non ci riusciamo, allora ci sarà da soffrire e anche tanto e l'esito finale non potrà essere sicuro".
Continua a battere, dunque, su questi tasti il timoniere biancoverde. Quanto verificatosi con il Codroipo è emblematico: "Ci eravamo portati in vantaggio, poi abbiamo commesso delle leggerezze e delle disattenzioni che hanno vanificato i nostri sacrifici; di fronte c'erano giocatori di categoria superiore, che non ci hanno perdonato. In Seconda la squadra aveva dei margini, sapeva di poter essere protagonista; qui, invece, certe cose i ragazzi semplicemente non possono permettersele se vogliono ottenere risultati".
Tutto sommato, Marin si mostra fiducioso: Commessatti, Caliò, Romanelli, Del Toso - per citare i trascinatori del gruppo - non sono abituati a buscarle di santa ragione senza adeguarsi e correre ai ripari. Intanto alla porta bussa il derby col Ragogna di sabato nella tana rossoblù: e sarà l'occasione ideale, per quanto complicata, per provare a riprendere la marcia verso acque più tranquille. (al.ma.)