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Edizione provinciale di Pordenone


SERIE D - Siletti: è stata un'esperienza poco normale

Baù esonera il tecnico e si affida a Lombardi. Pietro: "Ho dato il massimo, in condizioni non certo ideali. Ringrazio i ragazzi e lo staff"

Pietro Siletti è stato scaricato, esonerato. Così, senza tanti complimenti. Al suo posto, il signor Francesco Baù da Pinerolo, presidente e unico proprietario della Sacilese (e non c'è, tutto considerato, da vantarsene), ha affidato la prima squadra biancorossa a Stefano Lombardi, sì proprio quel Lombardi con il quale, nella passata settimana, aveva "battibeccato" su televisioni e quotidiani locali dopo che il tecnico lo aveva accusato pubblicamente di non aver mantenuto la parola data. Ma, evidentemente, Lombardi in pochi giorni ha rivisto il suo giudizio e corretto il tiro: si tratta, per altro, di cose che interessano solo marginalmente Friuligol, da mesi preoccupato per quanto accade di sostanziale alla Sacilese.
Radio mercato parla, ad esempio, della cessione del difensore Riccardo Moretti, classe '97, alla Pievigina, e di altri possibili trasferimenti in uscita con destinazione, ancora ad esempio, il Fregona (prima categoria).
Torniamo a Pietro Siletti: il tecnico a nostro parere esce a testa alta da un'avventura assai particolare, nella quale ha cercato con abnegazione e impegno di fornire il suo contributo di allenatore occupandosi delle squadre seniores e juniores. Si può onestamente rimproverare qualcosa a Siletti? Forse, al più, un pizzico di ingenuità e nulla d'altro. Certamente al timoniere della Sacilese fresco di esonero non si possono imputare i risultati ottenuti dai liventini in serie D, risultati riassunti dall'ultimo posto in classifica. A meno di non ritenere che un allenatore debba essere munito di bacchetta magica e che possa essere capace di vincere prescindendo dalle condizioni in cui si trova ad operare e dagli uomini messi a sua disposizione.
Abbiamo contattato Pietro Siletti e il tecnico, con gentilezza, ha voluto raccontarci qualcosa del suo stato d'animo e di quanto accaduto nelle ultime settimane.
Siletti, è fuori dalla Sacilese?
"Sì, sono stato sollevato da tutti gli incarichi, esonerato insomma. Me lo aspettavo".
Come si sente?
"Amareggiato, ma anche tranquillo con la mia coscienza: ho dato il massimo, stando in campo praticamente dal lunedì alla domenica, cercando sempre di aiutare i giovani, i ragazzi che mi erano stati affidati. Ringrazio il mio staff, persone che insieme al sottoscritto hanno condiviso questa esperienza che definirei non normale".
Perché ha accettato l'incarico e resistito per tutto questo tempo?
"Perché sono un allenatore e, quindi, alleno. E, poi, ho avuto l'opportunità di guidare una squadra in serie D, un'occasione che andava colta e una sfida con me stesso che ho voluto combattere".
Ha allenato in condizioni non ideali...
"Lo sanno tutti. Fino alla partita con il Belluno il sottoscritto, lo staff e i ragazzi hanno vissuto questo impegno in un clima abbastanza sereno, nonostante il contorno, le polemiche e i tanti problemi. Da lì in poi è diventato quasi impossibili governare la situazione a livello psicologico e anche pratico. Le faccio un esempio: alla rifinitura del martedì prima della gara con la Triestina hanno partecipato 33 ragazzi, prima squadra e juniores insieme... D'altro canto, avevamo ormai a disposizione da un po' un solo campo per tutte le squadre, giovanili comprese, per allenarci e per le partite ufficiali".
In molti hanno rivolto complimenti a lei e alla squadra per il gioco che - nonostante tutto - ha saputo esprimere e per l'attaccamento alla maglia. 
"Sono cose che fanno piacere, e che mi porterò dietro. Ripeto, il nostro impegno è stato massimo; vorrei ringraziare i ragazzi, prima di tutto dal punto di vista umano e poi tecnico-agonistico: sono stati leali, insieme abbiamo tentato di tener alta la bandiera biancorossa a dispetto di tutto e di tutti. I risultati non ci hanno premiato? E' vero, ma ognuno può farsi un suo giudizio di quello che è accaduto e sta accadendo. Se allenerò ancora? Vedremo, perchè quest'esperienza ha lasciato il segno e mi ha insegnato molto".


Pietro Siletti non è il problema della Sacilese: scaricare su di lui gli insuccessi è qualcosa che si commenta da solo, che fa a pugni con il buon senso. L'episodio del suo esonero non fa che rafforzare i convincimenti maturati da Friuligol. Più che mai è necessario mantenere alta l'attenzione, specie sul settore giovanile biancorosso. La stagione è ancora lunga e ogni giorno può avere le sue pene. 

IN ARRIVO L'APPLICAZIONE 

In attesa dell'applicazione ITALIAGOL - FRIULIGOL è disponibile il nostro servizio dedicato all'inserimento del risultato finale e dei propri marcatori.Istruzioni su come interagire con la nostra redazione


 

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  Scritto da La Redazione il 27/11/2015
 

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