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Edizione provinciale di Udine


BASKET A2 - Ray è solo, Trieste vince il derby

Davanti a 6700 spettatori (400 udinesi) l’Alma si aggiudica la sfida regionale, che tornava dopo 12 anni. Gsa sotto anche di 20 punti, non bastano i 35 della guardia americana

 

TRIESTE. Dodici anni dopo l’ultima sfida (correva l’anno di grazia 2004 e Udine era ancora targata Snaidero) Trieste rivince il derby regionale di basket. Con merito, la formazione di Dalmasson (che fu secondo di Bardini ai tempi Fantoni) abbatte una Gsa - al secondo ko di fila, terzo nelle ultime quattro gare - priva di Zacchetti, Truccolo e mai seriamente in partita, sotto anche di venti e troppo dipendente dalle lune di Allan Ray. Grande giocatore, sia chiaro (35 punti non sono noccioline), ma troppo lunatico e condizionante. Quando poi anche il gruppo italiano partecipa solo in parte all’evento – da salvare soltanto Cuccarolo, 8 punti e altrettanti rimbalzi - diventa dura uscirne vivi.

In un clima bollente, ma tutto sommato corretto, con 400 friulani entusiasti e speranzosi sugli spalti, l’indemoniato Green lancia Trieste sul 10 – 5. Udine ricuce distribuendo bene le conclusioni anche se Ray, al solito, tende a paralizzare lo sviluppo dei  giochi. Il nuovo allungo interno (protagonisti Parks e Da Ros) sul 14 - 10 obbliga Lardo al primo time out ma, al rientro, l’imprendibile Green (13 punti al primo break e poco o nulla dopo), castiga subito, volando in meta. Udine, con in campo un quintetto autarchico, si rifugia a zona, ma Trieste è decisamente più reattiva e, con la coppia Green – Prandin, schizza sul 23 - 12.  La mano morbida del neo entrato Cittadini, ultima addizione giuliana, dipinge il 25 - 12; Okoye spezza finalmente l’assedio con una tripla, ma Baldasso restituisce l’affronto: 30 - 17 Alma a 5’39” dalla pausa lunga. In attacco Udine non esiste, fa lavorare poco gli avversari, ma uno straccio di difesa impedisce un precoce tracollo. Almeno fino a quando un tap in di Cittadini non allunga nuovamente l’elastico (32 - 18). Cuccarolo è però un leoncino e si fa sentire, mentre capitan Vanuzzo spadella tiri aperti che è solito imbucare a occhi bendati (1/6 in sede di bilancio…). Al tirar delle somme parziali, undici punti da recuperare, dopo 20’, sono anche pochi.

Peggio di cosi è difficile e allora ecco una Gsa almeno decente in avvio di terzo quarto: Ray e Cuccarolo “grattuggiano” sino  a meno sette (27 - 34), ma,  mentre Castelli continua ad incartarsi, due triple consecutive di Pecile e del micidiale ex Prandin fanno saltare in aria il Palatrieste: 46 - 32 al 25’. Ray adesso è più concreto: sul 48 - 39, però, una sanguinosa palla persa di Okoye manda Green a schiacciare. E quando Da Ros, letteralmente posseduto dal demonio, sfrutta un paio di mis match e imbuca un’assurda tripla dal parcheggio, il divario è nuovamente robusto: 59 – 42 al 29’. E anche Cittadini partecipa alla sagra (61- 42) prima che Ray chiuda il quarto con una “bomba” del repertorio. Contro l’ennesima zona di Udine, la circolazione di palla dell’Alma manda in Paradiso anche Baldasso (66 – 46), ma la Gsa prova almeno a rifiutare l’umiliazione di un passivo pesante. Castelli esce finalmente dal letargo (56 - 68), ma pure dal campo per falli. L’ennesima “perla” in solitario di Ray e una schiacciata a campo aperto di Okoye (14 rimbalzi) riportano la Gsa a meno otto (65 - 73) a 1’37”: l’Alma chiude comunque lucidamente i conti, guadagnando a più riprese la strada della lunetta e mandando in visibilio il popolo biancorosso.

 

ALMA TS – GSA UD     78 - 71

ALMA: Bossi 6, Pecile 7, Green 16, Parks 8, Da Ros 12, Baldasso 6, Prandin 15, Cittadini 8, Coronica, Ferraro. Ne: Gobbato e Simioni. Allenatore: Dalmasson

GSA: Traini 3, Okoye 13, Ray 35, Castelli 8, Vanuzzo 2, Ferrari, Pinton 1, Nobile 1, Cuccarolo 8. Ne: Diop e Gatto. Allenatore: Lardo

ARBITRI: Nicolini di Palermo, Giovannetti di Terni e Triffiletti di Messina

PARZIALI: 23 – 12, 34 – 23, 61 - 45.  Tiri liberi: Alma 13/17, Gsa 30/37. Tre punti Alma 9/26, Gsa 5/19. Rimbalzi: Alma 36 (Parks 8), Gsa 41 (Okoye 12). Cinque falli: Coronica al 34’43”, Castelli al 36’32”, Prandin al 39’24”. Antisportivo ad Okoye al 25’38”. Spettatori: 6703.

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  Scritto da Roberto Zanitti il 03/12/2016
 

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