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Edizione provinciale di Gorizia


COPPA TERZA - Galessi fa il drago, il Lucinico si deve inchinare

Il Monfalcone passa ai quarti dopo una sfida complicata e incerta. La soluzione dal dischetto, e il giovane portiere fa la differenza

UFM – LUCINICO  1-1 (5-4 dcr)
Gol: al 36’ Migliore, al 37’ st Sedente.

UFM: Galessi, Sincovich, Germano, Dika, Goriup, Corso, Bassi (31’st Tessari), Manià (24’st Tassone), Greco (13’ Valdemarin), Pelos (11’st Milan), Migliore. (12. Santoro, 13. Esposito, 16. Rebecchi). All. Paolo Trentin.

LUCINICO: Cucit, Tonani, Incani (20’st Guttà), Gabrielcig, Bevilacqua, Telatin, Piova, Capparelli (22’st Scordo), Dilena, Mastroianni, Hoti (40’ Sedente). (12. Devetak, 13. Bonutti, 17. Alessandro Ziani). All. Cristian Surace.

ARBITRO: Matteo Borzani sez. Trieste

NOTE – Ammoniti: 5’st Sedente (f), 37’st Dika (f), 41’st Tassone (p). Angoli: 7-1. Rec. 1’/2’. Spettatori 100 circa. Giornata soleggiata non fredda.

 

Due rigori neutralizzati e un paratone del giovane estremo difensore monfalconese Galessi ha promosso l’Ufm ai quarti di finale della coppa Regione lasciando l’amaro in bocca al Lucinico. Con dieci ragazzi in campo, di cui 5 del ’98, 3 del ’99 e 2 del 2000 con la sola chioccia Corso, i monfalconesi non sono riusciti a chiudere il match nelle poche occasioni avute subendo il ritorno dei nerazzurri goriziani pervenuti al pareggio dopo averlo sfiorato poco prima. Ufm per gran parte del primo tempo troppo contratta e timorosa, con la difesa statica nelle posizioni senza dare il giusto apporto al centrocampo che si affida a delle velleitarie verticalizzazioni alle punte ben controllate dalla difesa avversaria. Dopo il vantaggio i giovanotti azzurri, in maglia rossa per dovere di ospitalità, prendono coraggio e iniziano a tessere alcune buone trame di gioco senza trovare però la concretizzazione, cosa che il Lucinico, nelle rare sortite offensive riesce ad ottenere. Il primo affondo è dei colori di casa con diagonale rasoterra di Bassi a tagliare l’area piccola sul quale arriva con un attimo in ritardo Migliore. Nemmeno un quarto d’ora e Greco non ce la fa, sostituito da Valdemarin il quale al 21’ viene anticipato sullo stacco aereo da Bevilacqua su pennellato traversone del solito Bassi. Al 32’ sugli sviluppi di una punizione laterale, la difesa ospite libera corto, Bassi la ributta in mezzo, complice una svirgolata di un difensore il pallone giunge a Valdemarin che da due passi calcia istintivamente a rete trovando l’attento Cucit a deviare in angolo. Al 36’ Dika allunga per Sincovich che entra in area ed apparecchia per Migliore e da due passi il n.11 spedisce in rete. Vicino al raddoppio l’Ufm al 42’ ma la botta ravvicinata di Corso finisce alle stelle.

Nel secondo tempo i ritmi scemano, aumentano le sostituzioni ma di occasioni rispettivamente per raddoppiare o pareggiare non se ne vedono. Poi al 28’ un lampo con la punizione scodellata dal Lucinico a centro area dove svetta Mastroianni ed incorna perentorio da 7-8 metri a rete provando i riflessi di un reattivo Galessi con un grande intervento ad alzare sopra la traversa. Passato lo spavento l’Ufm va vicina al raddoppio al 33’ con lo scambio Milan–Germano e conclusione ravvicinata di quest’ultimo addosso a Cucit. Gol sbagliato , gol subito e al 37’ un apparentemente innocuo tiro di Sedente da qualche metro fuori area finisce alle spalle del guardiano di casa .Si va dagli undici metri, Sedente si fa parare il primo rigore da Galessi, mette tutto in discussione l’errore di Dika all’ultimo penalty ma è decisivo ancora Galessi stoppando il tiro di Dilena e l’Ufm può far festa con i suoi giovani virgulti.

LA MOVIOLA

Arbitro: Matteo Borzani sez. Trieste 6.5
Gara tranquilla, senza troppe difficoltà per l’esperto fischietto triestino.

I casi analizzati:

- 10’: fermato per fuorigioco Bassi ma il n.7 al momento del passaggio del compagno è in posizione regolare, tenuto in gioco da Incani. L’arbitro però non è in linea per poter giudicare correttamente.

- 32’: proteste del Lucinico per la posizione di Valdemarin su passaggio, deviato, di Bassi. Il pallone però giunge a Valdemarin dopo l’intervento, svirgolato, ma volontario di un avversario che dimostra di voler partecipare all’azione cercando di intercettare il pallone che arriva comunque al giocatore dell’Ufm, ora non più in posizione di fuorigioco punibile, in quanto con la giocata dell’avversario  (volontaria in questo caso) inizia una nuova azione ed il pallone perviene a Valdemarin da un avversario e non più dal proprio compagno. Quindi corretta la valutazione dell’arbitro di non intervenire.

- 45’st: manca l’indicazione del recupero da parte dell’arbitro (ci stavano 3’ per le cinque sostituzioni) e mentre l’Ufm si appresta a fare l’ultimo cambio (minuto 46’50”) arriva il fischio di chiusura con qualche protesta dalla panchina monfalconese. Probabile dimenticanza dell’arbitro, ma un’occhiatina al cronometro in panchina non guasterebbe in prossimità del 45’.


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  Scritto da La Redazione il 08/12/2016
 

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