PORDENONE - Tedino: "Episodi contro fin troppo evidenti"
Mal digerita la sconfitta in extremis di Gubbio. In vetta perde anche il Venezia e la Reggiana è fermata iin casa, con le dimissioni del tecnico Colucci
Giornata prenatalizia all’insegna delle sorprese in Lega Pro. Le prime tre della classe steccano (Venezia, Pordenone, Reggiana): cosa succede a Venezia, Pordenone e Reggiana? Inevitabile chiederselo dopo questa prima giornata del girone di ritorno. In casa Pordenone c'e' molto da recriminare alla luce di alcune discutibili interpretazioni arbitrali, che hanno condizionato l'andamento del match in terra umbra, come ha voluto rimarcare al termine della gara il tecnicoTedino in sala stampa che non le ha mandate a dire: “Qualcuno che piange sempre sarà contento. E non mi riferisco al Gubbio. Gli episodi contro oggi sono stati fin troppo evidenti”. Il tecnico punta l’indice contro il rigore prima concesso e poi non dato per fallo di Valagussa su Misuraca e sul gol incredibilmente annullato a Ingegnieri al 41’ del primo tempo. Non ne approfittano i granata emiliani, che per dieci minuti si illudono di aver conquistato la vetta grazie alla rete di Cesarini, ma poi si fanno raggiungere dal gol di Maistrello e dimenticano immediatamente tutto ciò che di buono erano riusciti a costruire,vedendo il proprio allenatore Leonardo Colucci rassegnare le dimissioni in sala stampa. Tornando alla gara di Gubbio, in casa eugubina il gol di Conti al 92', a tre minuti dal suo ingresso, regala un successo contro il Pordenone grazie a un tap-in dopo una mischia in area. Fin troppo cinico l’undici rossoblù, che ingarbuglia le carte ai ramarri e colpisce all’ultimo respiro. Una sconfitta che brucia tremendamente, ma in un campionato ricco di sorprese e con grande equilibrio è un risultato che ci può stare. Lo dimostra il Forlì, alla terza vittoria consecutiva, capace di risalire la china dall’ultima posizione e battere in sequenza Reggiana e Venezia, non due squadre qualsiasi, con in mezzo il successo di Ancona. E proprio il Forlì sarà di scena il 30 dicembre (ore 14.30) al Bottecchia, per chiudere l’anno. Una gara da prendere con le molle, ma il Pordenone è arrabbiato, ma anche stanco per la grande corsa del girone di andata. La sosta prevsita dal 1 al 22 gennaio consentirà di rifiatare per prepararsi al rusf finale, che si preannuncia particolarmente interessante, con ben 5/6 squadre a contendersi il salto diretto il serie B. Sarà anche tempo di mercato e delle rivoluzioni che si preannunciano corpose in casa Parma e Venezia, pronte a mettere risorse importanti sulla finestra invernale.