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Edizione provinciale di Udine


BASKET A2 - Gsa stellare, "annientata" la capolista

In un “Palaperusini” stracolmo (quasi 2800 spettatori), Treviso crolla sotto la valanga bianconera: Ray (27 punti) e Okoye (23 e 13 rimbalzi) trascinano, ma vince il collettivo. Malore per coach Pillastrini. Giovedi nuovo impegno a Bologna contro la Fortitudo

 

GSA – DE LONGHI    78 - 57

GSA: Nobile 5, Okoye 23, Ray 27, Ferrari 4, Zacchetti, Cuccarolo 4, Pinton 12, Traini, Gatto 3, Diop, Truccolo, Chiti. Allenatore: Lardo.

DE LONGHI: Fantinelli 15, De Cosey 4, Saccaggi 2, Ancellotti 4, Perry 9, La Torre 6, Rinaldi 7, Moretti 6, Poser 2, Negri 2, Malbasa. Allenatore: Pillastrini.

ARBITRI: Moretti di Perugia, D’Amato di Roma e Dionisi di Ancona

Parziali: 22 - 14,  52 – 26, 65 - 47. Tiri liberi: Gsa 8/14, De Longhi 22/29. Tre punti: Gsa 12/27, De Longhi 5/23. Rimbalzi: Gsa 39 (Okoye 13), De Longhi 39 (Perry 13). Antisportivi a Ray e DeCosey al 29’52”. Cinque falli: nessuno. Spettatori 2774.

CIVIDALE - Clamoroso a Cividale. La Gsa annienta la De Longhi, reginetta in condominio con la Virtus Bologna. Ma la notizia è che non c’è mai praticamente partita. Nonostante le assenze (Vanuzzo e Castelli) e la precaria condizione di alcuni altri elementi, quanto ad intensità, applicazione e fame Udine sembra lei la capolista. Mentre la De Longhi (sostenuta da 500 tifosi), crivellata di triple (12/29 il totale dei friulani) non riesce mai a ridestarsi dal torpore. I trevigiani perdono per qualche minuto anche coach Pillastrini, vittima di un malore fortunatamente senza conseguenze. Ma non è certo in quei minuti di acefalia tecnica che si scrive il destino. Lardo attacca con Nobile, Okoye, Ray, Ferrari e Zacchetti. Pillastrini replica schierando Fantinelli, Saccaggi, DeCosey, Perry e Ancellotti. Nobile apre le danze ma, quando sono passati 5 ‘ Treviso è già in corsia di sorpasso: 10 – 4. Pinton (tripla) e Ray suturano immediatamente la smagliatura. Cuccarolo, catturando un gran rimbalzo offensivo, e Okoye – felino tra le statuine difensive di una distratta Treviso - rilanciano Udine: 13 - 10. Con Gatto in campo, l’indemoniato Pinton castiga ancora due volte, imitato da Ray, una volta tanto gregario di lusso. Con difese intense e appiccicaticce, la Gsa vola su un impronosticabile 22 – 10, prima che Negri e Moretti, entrambi dalla lunetta, allunghino un pò di ossigeno alla stordita formazione di Pillastrini.

La prima pausa non serve a cambiare i connotati al match. La difesa trevigiana continua ad essere un optional e Pinton una sentenza. Se poi anche Cuccarolo inchioda una schiacciata, significa che per la Gsa è proprio serata di gala. Il contropiede friulano, mai cosi efficace, devasta una Treviso sull’orlo del ko tecnico: 38 - 14 a 4’ dalla pausa lunga, dopo due zingarate di Okoye e una tripla di Ray, innescato dall’ombrello di un Cuccarolo mai cosi presente. Il virus finisce per abbattersi anche sul  coach Pillastrini: l’ ex tecnico della Snaidero nella stagione 2002/2003 si vede costretto ad abbandonare il campo per problemi fisici (niente di grave) lasciando lo “strazio” in mano ai suoi vice. Treviso non segna nemmeno quando costruisce come si deve, Ancellotti mette un libero nel deserto e a 3’31” il tabellone mostra un punteggio di stampo tennistico: 40 - 15. E’ sempre e soltanto la linea della carità ad alimentare i biancazzurri: troppo poco per pensare di imbastire uno straccio di rimonta. Udine invece segna tutto, da qualsiasi zona del campo: Ray firma un margine “assurdo” (50 - 21) prima che Perry costruisca in proprio un gioco da tre punti. L’uomo del Bronx non è sazio, si arrampica a quota 22, e ribadisce il più 29: “limato” da Fantinelli a fil di sirena (unico raggio di sole nel complessivo, tristissimo 1/12 degli uomini in biancazzurro, dal 6,75). Al riposo Treviso va dunque nello spogliatoio doppiata e a testa bassa: peggio di cosi davvero non si può fare. Per Udine, invece, una situazione a dir poco inebriante, da gestire nei restanti 20’.
La De Longhi dimostra di avere almeno un pizzico di orgoglio, si avvicina (si fa per dire) sul 43 – 61 al 27’ con un tripla senza opposizione di Fantinelli, canestro che regala energia pure ad una tifoseria mai doma. Rinaldi – altro ex di serata - dal corner riduce a meno 16 (47 – 63) ma Ray mette ancora due mattoncini. E se Treviso si toglie lo sfizio di aggiudicarsi il parziale (21 - 13), è Udine ad avere ancora, nettamente, le mani sul match. I biancazzurri provano ancora a dare un senso alla serata, ma ormai è tardi. Okoye toglie gli ultimi dubbi con una tripla a fil di sirena e inchioda un nuovo “ventello” (71 - 51). A 360 secondi dal traguardo la storia è scritta: ormai si gioca soltanto perché obbligati dal regolamento. E per consegnare alle statistiche la “bomba” di Tommaso Gatto. Udine vince dunque per la sesta volta e guarda con serenità a Bologna (dove giovedi sfiderà la Fortitudo); per Treviso si tratta, invece, del terzo stop stagionale. Un inciampo troppo fragoroso, nel punteggio e nei modi, per essere vero.

Roberto Zanitti

INTERVISTE - Lardo: "Coraggio e difesa le armi della vittoria"

GALLERY - Le immagini del derby. Gsa UD - De Longhi TV

NON SOLO CALCIO- Le gare della GSA seguite da Roberto Zanitti


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  Scritto da La Redazione il 26/12/2016
 

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