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Edizione provinciale di Udine


SERIE A - Delneri: "Udinese, forza e coraggio!"

Riprende il campionato: domani (ore 12.30) in un ”Friuli/Dacia Arena” alle soglie del “tutto esaurito”, arriva l’Inter. Il mister: “Serve la partita perfetta e guai a concedere ripartenze. Lo stadio dev’essere la nostra forza.” Convocati anche tre Primavera: Parpinel, Bovolon e Magnino

 

Diciassette giorni dopo l’ultima “recita” e, sulla spinta di una serie favorevole (10 punti in quattro gare), l’Udinese torna a far parlare di sé. Riprende infatti il campionato: sul “Red carpet” del “Friuli/Dacia Arena” è annunciata un Inter ricaricatasi al sole di Marbella e rivitalizzata – 9 punti nelle ultime tre giornate, senza subire una rete - da Stefano Pioli, qualche mese fa candidato alla panchina friulana. Oltre al coefficiente di pericolo, sull’esito di un match che viaggia verso un probabile “sold out” (a disposizione ancora un migliaio di tagliandi) c’è anche l’incognita della sosta.
“Ripartiamo da dove ci siamo fermati - annuncia mister Luigi Delneri – affrontiamo una grande squadra, costruita per quantomeno per accedere alle coppe. Che sta producendo un calcio di un certo tipo e ha trovato un assetto importante. Noi, invece, non dovremo abbandonare una grande intensità ed essere coraggiosi. Perché il calcio è fatto soprattutto di coraggio.”
Giocherete in uno stadio che si annuncia stracolmo.
“Abbiamo sempre il dovere di fare il massimo. Con applicazione, voglia e amore per quello che buttiamo sul campo, spinti da un‘idea di appartenenza. Il pubblico ha capito i nostri sforzi e ne siamo contenti”
La situazione della squadra ?
“I due febbricitanti, Balic e Lucas Evangelista, stanno a casa. Cosi ho convocato tre Primavera: Bovolon, e Magnino e Parpinel. Vediamo inoltre come sta Heurtaux e qualcun altro mezzo acciaccato. Sia lui che Hallfredsson, il quale ha risolto il problema al collo, si sono comunque sempre allenati in palestra. Il ginocchio di Thereau, poi, si è sgonfiato bene. E sono convinto che dieci giorni di inattività non portino via qualità fisiche. Se i ragazzi hanno fame di pallone, domani ce n’è per tutti”
L’organico è comunque ben fornito.
“Dietro abbiamo praticamente una difesa di riserva. A centrocampo siamo magari contati, ma si può variare l’assetto. Davanti, infine, ho libertà di scelta: qualcuno in più non avrebbe fatto male, ma la squadra, negli ultimi tempi, ha affrontato le gare con acume e in maniera intelligente sul piano tattico. Bisognerà essere perfetti e sperare che ci concedano qualcosa: che noi dovremo essere pronti a prendere, per fare risultato. Ho detto ai giocatori che una sconfitta con elogi non mi interessa: qui si gioca sempre per vincere”
La concorrenza tra Matos e De Paul?
“Hanno caratteristiche diverse, ma entrambi fiato e fisico per fare il tornante. Sono ragazzi di grande intensità e velocità di passo per attaccare lo spazio e provare l’ uno contro uno. Possono giocare anche assieme e pure uno dopo l’altro. Per quanto riguarda De Paul, ora arriva al tiro più facilmente rispetto a prima e, se si applica, può fare la fascia.”
L’Inter dovrebbe confermare il 4 - 2 - 3 - 1.
“Al di là del modulo, a me impressionano tutti e undici. Icardi a parte, Candreva, Banega, Joao Mario. Sarà fondamentale rimanere intensi, compatti e avere la forza di ripartire di squadra, in quattro o cinque, rischiando qualcosa. Se rimarremo uniti, tenendo l’equilibrio e mantenendo le distanze, potremo combattere e fare la partita.”
Il cambio di allenatore ha portato benefici ad entrambe. E l’Inter non becca più gol…
“Ma, come prima cosa, credo sarà necessario fermare i loro attaccanti. Non è facile, hanno tante soluzioni singole che creano difficoltà a qualsiasi avversario. Però anche noi vogliamo dare loro fastidio. Non privilegieremo solo le ripartenze, ma voglio che nemmeno loro facciano la stessa cosa: darebbe da fucilazione!”
Il calendario vi assegna tre gare su quattro in casa. Ma con avversari tostissimi (dopo i nerazzurri Roma e Milan, inframmezzate dalla trasferta di Empoli, ndr).
“Noi dobbiamo innanzitutto pensare a salvarci. In casa non abbiamo concesso molto, perdendo dignitosamente con il Napoli, ma combattendo sempre. E non siamo mai stati alla mercè degli avversari. Però, a mio avviso, lo scontro più difficile sarà quello con… l’Empoli. Quanto allo stadio, deve darci la forza di credere: è fatto apposta per esaltare giocatori e tifosi. E, se l’unione fa la forza noi, questa forza, dobbiamo saperla sfruttare benissimo”

Roberto Zanitti

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 07/01/2017
 

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