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Edizione provinciale di Udine


IL CASO - Valusso imperiale, quel rigore non si doveva dare

Il francobollatore anticipa di brutto la torre Peressini, c'è un contatto involontario, l'arbitro decide per il penalty, gli sforzi di Gianluca e dei Grifoni vanno all'aria: beffa!

Sono passati due giorni dal derby Atletico Grifone - Caporiacco, vinto dalla sputafiamme del condottiero Baracetti. Ma in casa dei guerrieri di Forgaria il morale è ancora basso per una sconfitta che viene sentita come un'ingiustizia. Colpa di un rigore assegnato in maniera generosa dal direttore di gara, che ha lasciato basiti i padroni di casa e sorpresi gli ospiti, che non si attendevano quel regalo e che lo hanno sfruttato come una squadra deve fare. E il Caporiacco squadra lo è sempre di più e son dolori per chi deve affrontarla. 
Il più contrariato è Gianluca Valusso, francobollarore classe '74, di lunghissimo corso e di enorme passione per il calcio; Valusso, che sembrava aver imboccato la strada del ritiro, prima di farsi conquistare dalla famiglia del Grifone. Così, il difensore si sacrifica, si allena, trascina i compagni, capisce le difficoltà del direttore di gara, chiede ai suoi di aiutarlo e di rendergli agevole la direzioni di un match ruspante e vibrante. Il fischietto butta fuori mister Pidutti perché sarebbe uscito dall'area tecnica, questione di centimetri, e poi sul campo di Cornino l'area tecnica si confonde con il rettangolo di gioco, non siamo mica a San Siro, diamine. 
Il Caporiacco è in salute (il freddo punge tutti, senza distinzioni, in particolare chi è ristretto in panca), il Grifone è rimaneggiato e in emergenza, ma i padroni di casa con le unghie e con i denti vogliono portarsi a casa un pareggio prezioso, date le condizioni.
Sentiamo il racconto di Valusso: "Dovevo marcare Peressini, due metri, pericolosissimo. Lo anticipo in modo netto, imperiale, come sognano di fare tutti i difensori: intervengo di petto e nel controllare il pallone allargo un po' le braccia come viene istintivo per questioni di equilibrio, ma così facendo avviene un contatto con l'attaccante avversario. Quando ho visto l'arbitro fischiare il rigore e ammonirmi, per una frazione di secondo... Mi sono trattenuto, ma ho pensato per un attimo di mollare, di starmene a casa con i due figli e la splendida moglie. Quel pareggio ce lo eravamo guadagnati lottando con tutte le nostre forze!".
Anche Chiavutta non l'ha presa bene e ha reagito e sbagliato ed è stato espulso.
Gianluca Valusso due giorni più tardi è ancora arrabbiato ma guarda avanti; sabato dovrebbe esserci la trasferta a Venzone, campo della capolista reduce pure lei da uno scivolone. E il guerriero di sempre riemerge; e il freddo, le beffe, le difficoltà, i sacrifici non si sentono quasi più. (alexmag) 

Nella foto Gianluca Valusso a sinistra con l'amico Mario Castellano

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 09/01/2017
 

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