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Edizione provinciale di Udine


BASKET A2 - Gsa deludente, Piacenza passa

Quarta sconfitta interna dei bianconeri, seconda consecutiva dopo quella di Ravenna. Okoye 20 punti e 11 rimbalzi. Serata negativa, invece, per Ray

 

GSA – ASSIGECO PIACENZA   72 - 79

GSA: Traini 2, Ray 12, Okoye 20, Ferrari 6, Zacchetti 8, Cuccarolo 8, Nobile 5, Pinton 9, Gatto 2, Diop. Ne: Vanuzzo e Chiti. Allenatore: Lardo

PIACENZA: De Nicolao 9, Hasbrouck 23, Raspino 14, Dincic 7, Infante 4, Borsato 13, Rossato 7, Persico 2, Brigato. Ne: Zucchi. Allenatore: Andreazza.

ARBITRI: Cappello di Agrigento, Saraceni di Bologna e Callea di Sassari.

PARZIALI: 16 - 14, 39 - 36, 53 - 64. Tiri liberi: Gsa 13/18, Piacenza 14/20. Tre punti: Gsa 7/25, Piacenza 13/36, Rimbalzi: Gsa 42 (Okoye 11), Piacenza 33 (Infante 11). Cinque falli: nessuno. Spettatori: 1800.

CIVIDALE. Dopo Ravenna, Virtus Bologna e Imola, anche Piacenza banchetta a Cividale. Inchiodando la Gsa alla quarta sconfitta casalinga, seconda consecutiva dopo quella del giorno della Befana a Ravenna. Sbiadisce cosi il ricordo delle due belle imprese ai danni di Treviso e Fortitudo: la squadra vera evocata da patron Pedone è, dunque, ancora in embrione. La serie di assenti illustri su ambo le sponde (Vanuzzo, Castelli e Truccolo in casa udinese, Costa, Formenti e il “pericolante” Jones per gli emiliani) non basta a giustificare una gara di livello tutt’altro che eccelso, appannaggio di una squadra razionale, con una propensione al gioco d’assieme e buoni “stoccatori”. Con Ray inizialmente fuori dai giochi (un solo tiro, scoccato peraltro fuori equilibrio, al limite dei 24”), c’è il marchio di Okoye nel 10 – 4 che apre la scatola di una partita lenta a decollare; ma l’Assigeco, dopo aver spadellato anche tiri sufficientemente comodi e ben allestiti (4/17 complessivo), comincia a scaldarsi proprio con un paio di conclusioni perimetrali di Raspino e Borsato, rimanendo in scia. Ed esce proprio dai polpastrelli del numero 48 (11 punti alla pausa lunga, con un eccellente percorso netto) la “berta” che porta avanti gli ospiti (18 - 17) all’11’. Discreto è l’impatto di Cuccarolo - già positivo nell’ultima recita di Ravenna – mentre un triplo Ray, “zingareggia” in campo aperto per il 35 – 30 (3’23” alla pausa lunga). Ma bastano pochi attimi - e un letale Hasbrouck, che si schioda dallo  “zero” della prima, desolante frazione - perché Piacenza suturi la mini ferita, con annesso sorpasso. Un nuovo strappo Gsa e una buona difesa consentono però ai bianconeri di chiudere leggermente avanti i primi 20’.

Hasbrouck attacca però la ripresa con gran piglio, Raspino gli dà retta e l’Assigeco piazza un 7 – 0 che costringe Lardo in immediato time out.

L’onda lunga prosegue (47 - 39 esterno, 11 – 0 parziale) fino al canestro di Zacchetti che interrompe 4’ di digiuno prolungato. Raspino “silura” però ancora una Udine (59 - 50) che Ray, con uno sprazzo dei suoi, sembra poter comunque tenere in vita. Ma Rossato allunga nuovamente sul più 11 (64 – 53, frutto di un tremendo parziale di 28-14!) a 10’ dal traguardo. Lardo richiama severamente la truppa al dovere, schiumando rabbia, la difesa tentacolare di Cuccarolo (utile anche in attacco) fa deragliare Hasbrouck e, a 7’ dalla fine, la Gsa torna a galla con una tripla sganciata da Pinton, accampato in corner: 62 – 64. Ma Piacenza si dimostra formazione matura, con Hasbrouck e Raspino a scavare dieci lunghezze (75 - 65) quando restano da giocare 3’10”. Sembra davvero la fine, ma Pinton, Okoye e Ferrari (fallo catturato in difesa e terzo tempo non contestato da alcuno) annullano quasi tutto il margine. Manca 1’43” e Ray potrebbe davvero riportarla a casa, ma fallisce due liberi e una tripla solissimo sull’arco (l’uomo del Bronx ci pensa su troppo e scheggia il ferro). Dall’altra parte, invece, Hasbrouck non perdona: a 23” dalla sirena, Piacenza può esultare.

 

Roberto Zanitti

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 15/01/2017
 

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