IL COMPLEANNO - Pevere "provoca" Gerli: è ora di smettere!
Soffiando sulla sua cinquantesima candelina, con 33 anni di calcio alle spalle, il centrocampista di Pasianese, Serenissima, Lavarian, Cussignacco, Bertiolo, Trivignano e Risanese, invita l’illustre collega e coetaneo ad appendere le scarpe: “Hai dato, basta cosi” . Con un pensiero per il compianto Alfio Sesso: “Il più forte che ho affrontato”
Cinquant’anni “vestiti” ottimamente e celebrati nella maniera migliore: con il contorno di parenti e amici, quelli veri, che lo hanno accompagnato nel percorso di vita e in quello del calcio. Un mondo parallelo (a quello di una stupenda famiglia: nella foto, accanto al “festeggiato”, ci sono la moglie Elena, nonchè le figlie Beatrice e Federica) che lo ha visto protagonista in svariate categorie e che continua a frequentare con dinamismo ridotto, certo, ma immutata passione, nel sottobosco amatoriale. Scappa l’esistenza: cosi Nicola Pevere, classe 1967, ha tagliato domenica scorsa, 15 gennaio, il traguardo del mezzo secolo. Tutto cominciò a 9 anni, nelle giovanili del Mortegliano; seguirono Pasianese, Serenissima (due volte), Trivignano, Cussignacco (anche qui doppia esperienza) Lavarian, Bertiolo e Risanese: e proprio con la formazione bianconera Pevere terminò - con 42 primavere sulle spalle - il proprio cammino di pedatore dilettante. Anche se la passione non è completamente appassita: il centrocampista mancino (quello era il suo ruolo) sta infatti galleggiando tra gli Amatori dove difende, al momento, i colori della Sangiorgina e del Pozzuolo.
“Mi sono divertito tanto e mi sono tolto alcuni sfizi, come le promozioni con Pasianese e Serenissima - racconta Pevere – resistendo fino a 42 anni. Poi ad un certo punto è arrivato, inevitabile, il momento del commiato”
Perchè non hai proseguito in panchina?
“Sinceramente non mi sono mai sentito portato per il ruolo.”
Il mister migliore?
“Non me la sento di fare un nome: da tutti ho imparato qualcosa”
L’avversario più forte?
“Senza dubbio, il povero Alfio Sesso: eravamo anche amici.”
Nell’anno di grazia 2017 qualcuno, il mezzo secolo, lo festeggerà a maggio. Probabilmente in campo…
”Se ti riferisci a Gerli, che fu mio compagno alla Pasianese, vorrei inviargli un consiglio: “Gimbo”, hai dato, è arrivata l’ora di smettere! Certo, però, vederlo ancora tra i migliori ogni domenica, fa pensare…”. (rozan)
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