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Edizione provinciale di Udine


IL BOMBER - Il gol è Paravano: "Credo che qualcuno si sia ricreduto"

Il giovane attaccante del Sevegliano Fauglis è letteralmente esploso: nell'attuale campionato ha già segnato 16 reti. Una rivincita dopo il difficile biennio al Cjarlins Muzane. Tommaso ringrazia i compagni di squadra e i trucchetti di mister Furlan. L'obiettivo? Per intanto conquistare con la squadra i play-off. All'appello manca il gol di testa...

L'uomo gol di metà stagione è Tommaso Paravano. Il ragazzo di Morsano di Strada sta segnando a ritmi prodigiosi: nella sua bisaccia, l'attaccante classe '96 ha già infilato qualcosa come 16 reti, una media di una segnatura a partita. Paravano ha realizzato quasi i due terzi dei gol messi a segno dalla sua squadra, il Sevegliano Fauglis, che fin qui è andato a bersaglio in 26 occasioni. 
Siamo in presenza, insomma, di un'autentica esplosione e di un nome nuovo che si sta facendo largo tra i bomberoni del calcio regionale. 
Tommaso Paravano si racconta e spiega i motivi dell'exploit.
Se l'aspettava di segnare a raffica?
"Le premesse a inizio stagione erano buone, ma non credevo che potessi andare in gol tanto spesso. Di ciò ringrazio i miei compagni di squadra e il tecnico Dorino Furlan, che ha creduto nelle mie qualità e mi ha anche insegnato un paio di trucchetti molto utili...".
Quali trucchetti?
"I segreti sono segreti".
L'età trasforma il talento in gol...
"Sì, può essere, nel senso che a diventare più freddi ed efficaci in fase conclusiva si impara con il tempo, con l'esperienza. Ripeto, ho avuto buoni maestri".
Ha segnato in tutti i modi possibili tranne di testa.
"E' così, ma prima della fine della stagione potrei colmare questa lacuna".
Paravano mitraglia, il Sevegliano Fauglis però fa fatica. Come se lo spiega?
"Abbiamo perso qualche punto di troppo specie in avvio di campionato. Poi siamo incappati nelle due dominatrici del girone C di Prima categoria, ossia Pro Romans e Primorje. Ci hanno battuto entrambe in questo inizio di girone di ritorno; con i giallorossi non abbiamo molto da recriminare, abbiamo fatto quello che abbiamo potuto ed eravamo anche rimaneggiati. Contro i carsolini avremmo potuto dare di più, ma non ci siamo riusciti. Comunque, la zona play-off resta alla nostra portata e già domenica, sul campo del Turriaco, potremo rimetterci in carreggiata. La prossima è una partita davvero importante".
Il Sevegliano Fauglis è appena nato: che aria tira lì da voi?
"Il clima è buono, mi sembra che in società ci sia armonia e intesa tra i vari dirigenti. A livello di squadra abbiamo dovuto conoscerci e amalgamarci, ma è giusto essere fiduciosi perché questo gruppo possiede ancora notevoli margini di miglioramento".
Come mai Tommaso Paravano è arrivato al Sevegliano Fauglis?
"Forse anche perché non tutti hanno creduto in me o mi hanno dato abbastanza spazio permettendomi di dimostrare le mie qualità".
A chi si riferisce?
"Al Cjarlins Muzane e al biennio, assai duro, che ho trascorso giocando con gli aranciocelesti. Spero di aver fatto ricredere qualcuno...".
Non ha nulla da rimproversarsi?
"Francamente no. Ho sempre cercato di dare il massimo".
E prima del Cjarlins?
"Ho militato nel settore giovanile dell'Ancona di Udine, per poi debuttare in prima squadra nella Pro Cervignano. Con i gialloblù siamo retrocessi dall'Eccellenza e, nel campionato successivo abbiamo ben figurato in Promozione: credo nella seconda stagione di essermi fatto valere".
Il suo principale difetto quando gioca a calcio qual è?
"Parlo troppo! Sono piuttosto esuberante, nel senso che ci tengo terribilmente alla squadra, al risultato".
Come vede il suo futuro calcistico?
"Spero che si rivelerà interessante. Per ora, comunque, quello che conta è aiutare il Sevegliano Fauglis ad arrivare il più in alto possibile. Secondo me il potenziale c'è".

Alessandro Maganza 

ABFotocalcio di Alessio Beltrame

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 19/01/2017
 

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