C’e una regola fondamentale nel gioco del calcio che rimane da secoli la medesima, ovvero quella di non prenderle. Una delle convinzioni anche di Alessandro Lenisa e del suo Chions da record, arrivato ad essere oggi la difesa più blindata d’Italia, dalla serie A all’Eccellenza. Un primato condiviso, ma primo in assoluto per rapporto tra gare giocate e gol subiti. E allora chi meglio di Daniele Visintin, capitano, pilastro centrale di questa difesa, sceriffo con licenza del gol, può interpretare il momento magico che vivono i crociati:
Come ci si sente da capitano della difesa più forte d’Italia?
“Un bel vestito cucito addosso. Stiamo scrivendo un piccola pagina di storia, in grado di regalarci delle forti emozioni. Essere primi in Italia, penso nella carriera di un giocatore non capiti facilmente, personalmente sono orgoglioso di essere il capitan odi questo meraviglioso gruppo. Ci stiamo esprimendo su altissimi livelli per concentrazione e applicazione, sorretti da uno spirito di squadra e dalla qualità dei singoli. Un percorso finora a cui hanno contribuito tutti i ragazzi scesi in campo, perche non è un primato del reparto, ma un primato di tutti”.
Nella sua lunga carriera le è mai capitato di provare questa situazione?
“Diciamo che ci sono andato vicino con l’Itala San Marco di Giuliano Zoratti in Serie D. Allora ero un giovane di belle speranze alle prima esperienza come fuoriquota e per lungo tempo rimanemmo in graduatoria tra le migliori difese d’Italia. Poi personalmente mi ruppi il crociato e la mia stagione finì bruscamente, così come l’imbattibilità della squadra che nelle ultime gare subì diversi gol”.
Quello che non si augura ora?
“Beh spero di no, adesso che siamo in ballo speriamo di ballare fino in fondo. Ci piacerebbe chiudere l'anno con questo risultato, anche se non viene premiato con nulla è un titolo onorifico di grande valore. Devo dire che inconsciamente ora questo record è entrato in circolo nelle nostre menti e spero che questo non ci condizioni. Personalmente da difensore lo sento molto e credo anche i miei compagni di reparto. Finora siamo entrati in campo sapendo di essere una squadra che subisce poco, ora con i rfilettori accesi addosso, speriamo di esserne all’altezza. La squadra ha questo DNA, credo che non ci snatureremo, d’altro canto siamo abbastanza esperti per reggere l’impatto. Poi sappiamo che il gol è dietro l’angolo, pronto a colpirci, ma noi proveremo ad essere sempre attenti. Ci aiutiamo molto in ogni parte del campo, e questo è sicuramente il nostro segreto. Siamo più bravi a difendere che attaccare e i numero lo testimoniano. Ci godiamo questi giorni da leader pensando a concentarrci al derby di domenica con il Pasiano”.
Con giocatori come Battiston e Nardoni è facile avere l’intesa giusta?
“ Sono due ragazzi di esprienza con un passato importante e due grandi uomini. Nardoni è molto forte, abile nelle palle alte. Anche sabato a Lignano si è disimpegnato con grande precisione nei numerosi palloni che i nostri avversari mettevano in mezzo. Con Battiston ho un feeling particolare. Giocare con lui è semplice è sempre al posto giusto nel momento giusto”.
Contro chi sono arrivati i sei gol che avete preso finora?
“ Due su rigore contro Torviscosa e San Luigi, due nella partita persa a Monrupino con il Kras, forse la nostra prestazione peggiore. Infine uno a Carlino contro la capolista e uno nel derby casalingo contro il Fontanafredda”.
Lenisa vi sottopone ad allenamenti particolari?
“ No. Il mister normalmente gradisce una squadra che abbia un atteggiamento difensivo. Lo scorso anno avevamo subito diversi gol e abbiamo inserito dei giocatori in grado di migliorare e ci siamo riusciti con grande sintonia. Lavoriamo sodo e miglioriamo, ma con la consapevolezza che il girone di ritorno sarà molto duro".

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