PROMO B - E Coceani spianò le 4 punte. Maurig, un portento
Come la Pro Gorizia è riuscita ad emergere da un primo tempo dominato dal Sistiana. Pillon al meglio? Ci guadagna Bozic
Vista la Pro Gorizia molle è impacciata della prima mezz'ora, in tribuna avrei scommesso, come minimo, sull'over 2,5 a favore dell'indiavolato Sistiana: sembrava una corsa, su un doppio binario, tra Frecciarossa e uno sgangherato treno merci.
La Pro, a centrocampo, non vedeva palla e le corsie esterne, sopratutto quella presidiata da Rizzo a sinistra (ma aiutarlo un po'?) erano dei principeschi vialetti in cui scorrazzavano indisturbati i vari Kocic, Podgornik e Mariones.
Coceani, rivisto il film-horror del primo tempo, non si arrampica sugli specchi: «Eravamo troppo brutti per essere veri, un calo di tensione incomprensibile. Poi nel l'intervallo ne abbiamo parlato tranquillamente a quattr'occhi per capire cos'era successo, perché avevamo staccato la spina. Ho chiesto ai ragazzi se avevano ancora voglia di lottare e nella ripresa ho visto la reazione che mi aspettavo. È stata tutta un'altra partita».
E qui il "Coce", da gran stratega, ci ha messo del suo spolpando difesa e centrocampo per inserire, contemporaneamente, quattro punte chiedendo (e ottenendo) gli straordinari a D'Alesio e Bozic, in fase di copertura: «Ho dovuto rischiare per dare una scossa alla squadra, i ragazzi hanno reagito, hanno cambiato marcia. Bravi. Dopo il pareggio di D'Alesio c'era un rigore incredibile per un fallo su Piscopo, non ce l'hanno dato, pazienza. Ma non ci siamo persi d'animo, abbiamo continuato ad attaccare e penso che, alla fine, la vittoria sita meritata. In difesa non abbiamo sbagliato più nulla e gli attaccanti, là davanti, sono stati bravi a tenere palla per far salire il centrocampo».
Un paio di considerazioni a margine: il fuoriquota Maurig si è confermato un gran bel portiere e qui va dato atto al ds Inglese d'aver avuto l'occhio lungo ad arruolarlo. Avesse giocato anche contro Costalunga e Valnatisone, oggi la Pro avrebbe, come minimo, 3 punti in più.
Piscopo è giocatore di categoria superiore, ma deve ancora carburare, ritrovare il ritmo partita: potrebbe essere l'asso da calare per lo sprint finale. Pillon è il vero centravanti (che finora è mancato) e dovrebbe fare il lavoro che oggi, per cause di forza maggiore, fa Bozic snaturando un po' le sue caratteristiche tecniche: ricevere palla, proteggerla e far salire la squadra. Perchè il "Bozo" - sarà una mia idea - se parte da dietro - anche da esterno - palla al piede, è devastante. Provare per credere.
Fabrizio Tomadini
© RIPRODUZIONE RISERVATA