Location importante per le squadre del comparto amatori FIGC, tenutasi ieri sera a Udine, presso la sede del Coni allo Stadio Friuli, per un primo incontro voluto da Ermes Canciani, presidente federale regionale, affiancato dal suo braccio destro Mauro Marcarini, sui temi legati al mondo del calcio amatoriale FIGC. Presenza al di sopra delle aspettative, nonostante l’orario non particolarmente agevole per tutti, a testimonianza del valore e della volontà comune di dare impulso all'attività. Lo scopo prinicipale di far conoscere ai 17 dirigenti presenti, sulle 25 società che orbitano attorno a questa realtà, Marco Beltrame, figura di riferimento voluta dallo stesso Canciani  per approfondire assieme ai club le problematiche e le innovazioni da portare per ridare slancio al movimento. Con Umberto Menini, presidente degli amatori Valvasone, intervenuto davanti ai colleghi presidenti, abbiamo sentito le sue considerazioni sull’incontro:
Presidente, una serata proficua, cosa ne ha tratto?
“Decisamente devo elogiare il presidente Canciani per aver avuto l’idea di chiamarci a raccolta con la ferma intenzione di dare maggior impulso alla nostra categoria. Abbiamo toccato molti punti tra i quali i problemi del tesseramento e delle serate di gioco, oltre ad alcune innovazioni riguardanti i limiti di età. Credo che sia stato un motivo d’interesse comune conoscere Marco Beltrame, con il quale le società potranno interagire per trovare un valido alleato nel miglioramento delle proprie attività”.
Tra i temi toccati quello del tesseramento è particolarmente interessante?
“ In sostanza sarà possibile per noi tesserare durante l’anno, quei giocatori che militano nel campionato dilettanti, anche nel caso che gli stessi siano scesi in campo con le proprie squadre. Un’apertura che evita ai giocatori di rimanere al palo per troppo tempo e allo stesso tempo di poter permette alle nostre squadre di avere dei giocatori in più a disposizione”.
In un prossimo futuro si potrebbe ampliare il bacino di squadre e tornare ai vecchi tre gironi?
“Ritengo sia un percorso di crescita necessario, e in questo la federazione ci potrebbe venire incontro togliendo qualche paletto eccessivamente alto che impedisce lo sviluppo e l'iscrizione delle squadre. Si è parlato di varie opportunità che da ora in avanti saranno esposte a Beltrame, il quale riassumerà le desiderate dei club e le porterà sul tavolo di Canciani. Questo per noi è fondamentale per dare visibilità e modo di crescita del nostro settore".
Sull’abbassamento dell’età cosa è emerso?
“Ci sono diverse correnti di pensiero. L’idea è di conservare i 25 anni come età minima di partecipazione. Questo per mantenere saldi alcune valori facenti parte della nostra realtà, in quanto ci sarebbero eccessive disparità tra ragazzi di 22 o 23 anni con giocatori over 40 o giù di lì. Questo poi è strettamente collegato a quanto verrà fatto dalla LND per la rivoluzione dei campionati juniores o la creazione di campionati Under 23. Una volta che passeranno alcune di queste modifiche, potremmo decidere che percorso seguire anche nel nostro campionato”.

Avete discusso anche della possibilità di variare la giornata di gare?
"Certo.Sicuramente individuare delle giornate alternative al sabato è particolarmente interessante, in quanto in quella giornata per molte formazioni esiste la difficoltà di possedere un terreno di gioco, libero da altre gare. Certamente durante la settimana questo è più facile, soprattutto per incontri tra squadre vicinorie, trovando un orario confacente alle problematiche lavorative. Inoltre trovare una giornata precisa durante la settimana ci consiterebbe di valorizzare il movimento, essendo il sabato già ricco di gare nei dilettanti".

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