Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo questo scritto proveniente dalla Leonardo Calcio in merito a quanto accaduto domenica, al termine della gara Fulgor-Gemonese, valida per il campionato Giovanissimi provinciali, girone B. 

Sentita replica da parte della dirigenza della squadra Giovanissimi provinciali, girone B, della Gemonese all'articolo apparso su Friuligol.it.
Innanzitutto vogliamo spiegare chi siamo. Facciamo parte di un consorzio a nome "Leonardo Calcio" che è composto da 6 società: Gemonese, Bujese, Treppo, Arteniese, Venzone e Stella Azzurra. I ragazzi iniziano a far parte del consorzio, uscendo dall'attività di base: questa annata ci vede competere con 9 squadre: abbiamo una squadra nei giovanissimi sperimentali regionali, due nei giovanissimi provinciali, una che partecipa al campionato allievi sperimentali regionali, due negli allievi provinciali, una di juniores regionali e due che militano negli juniores provinciali. La filosofia del consorzio è far crescere calcisticamente i propri ragazzi, facenti parte di questo ampio bacino territoriale. In primis si esigono educazione, impegno, lealtà, rispetto del lavoro delle persone, dei compagni, degli avversari, degli impianti, del materiale assegnato. I vari ragazzi facenti parte delle varie squadre compiono anche decine di chilometri quatto volte la settimana per raggiungeregli impianti sparsi sul territorio delle società affiliate. I ragazzi sono allenati da tecnici tutti con alta esperienza e muniti di corsi e patentino; ai ragazzi, oltre a tutto ciò, viene chiesto di dare il massimo per raggiungere degli obiettivi di crescita e uno tra questi riguarda la conquista dei campioni regionali, che permetterebbero alle annate seguenti di partecipare a tornei di crescente livello e maggiormente formativi e allenanti, in grado di produrre a cascata ulteriori miglioramenti. 
Venendo alle dichiarazioni della dirigenza della Fulgor, ci spiace e ci corre l'obbligo replicare a diverse inesattezze e accuse al limite dell'offensivo. La partita di domenica sul campo di Godia era molto importante, di alto livello, ed è stata molto combattuta tatticamente e tecnicamente; la gara ci ha visti andare in vantaggio e poi subire due reti, ma i ragazzi della Gemonese non si sono arresi di fronte alle iniziative della formazione allenata dal focoso Pressacco, una squadra davvero temibile specie nel reparto offensivo; di più, i ragazzi sono riusciti prima a pareggiare e allo scadere a portarsi in vantaggio, grazie a una forte determinazione calcistica.
Sia da una parte che dall'altra gli animi erano tesi a causa dell'importanza dell'incontro; si spiegano così, crediamo, la frustrante delusione provata dalla Fulgor e dal suo tecnico, e per contro, la grande fiammata di entusiasmo che ha percorso la Gemonese, un entusiasmo che si è sfogato anche intonando dei coretti come l'italico "po' po' po' po po' pooo" e "non si sente niente" all'interno degli spogliatoi, di certo non offensivi nei confronti degli avversari: sono situazioni che accadono con una certa frequenza all'interno degli spogliatoi dove "tutto nasce e lì dovrebbe rimanere confinato".
Consapevoli di far parte di un grande gruppo, di avere ragazzi meravigliosi, chiediamo scusa se involontariamente abbiamo irritato sensibili coscienze: di certo questo non fa parte del nostro modo di essere e di agire. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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