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Edizione provinciale di Pordenone


SERIE D - Tamai: De Agostini sta meglio. Paura passata

Il tecnico delle furie rosse aveva lasciato il campo al quarto d’ora del primo tempo per un malore. Rientrato subito a casa, la situazione si è nornalizzata

Non destano fortunatamente particolari preoccupazioni le condizioni fisiche di Stefano De Agostini, costretto ieri a lasciare la panchina del suo Tamai al quarto d’ora del primo tempo, dopo un lieve malore. Dai primi accertamenti prestatigli dal medico sociale della società mobiliera è stato riscontrato un momentaneo calo di zuccheri, che unito alla tensione della gara, ha costretto il tecnico a prendere la via di casa per normalizzare la situazione. Nulla di preoccupante, dunque, per il gladiatore delle furie rosse, rammaricato più per la sconfitta della sua squadra, che per il suo stato di salute. “Dopo qualche attimo di tensione, tutto e filato via liscio, mi hanno somministrato dei farmaci che mi hanno permesso di riposare serenamente e stamani è tutto rientrato. Meglio così. Ma la sconfitta non mi ha certo aiutato".
Sconfitta arrivata, dopo due successi consecutivi, come la spiega?
“Ancora una volta dobbiamo parlare in negativo, al termine di una gara equilibrata, che nel primo tempo avevamo gestito con raziocinio, creando anche delle ottime occasioni per sbloccarla. Poi, come ci capita spesso, alla prima palla gol avversaria subiamo. Quest’anno soffriamo parecchio in fase realizzativa e questo pregiudica il nostro lavoro. Anche a Vigonza, prima di segnare il gol partita, abbiamo costruito e fallito almeno 8 palle gol”.
Stagione difficile anche per il comparto dei giovani?
“Ieri ne abbiamo avuto l’ulteriore dimostrazione. Senza Russian a disposizione, dopo l’infortunio di Cramaro siamo stati costretti ad inserire Poletto a centrocampo , spostando Kryeziu come terzino, in un ruolo non suo. E purtroppo la seconda segnatura dei veneziani è nata dopo un suo errore. Ma non va certamente colpevolizzato per questo. Siamo ridotti e dobbiamo fare di necessità virtù in una stagione particolarmente complicata”.
La classifica è molto corta e il campionato molto lungo, cosa c’e da attendersi?
“Lotta estrema. L’ho sempre sottolineato, questo è un torneo durissimo. Guardando i risultati ci sono squadre come Union Feltre e Altovicentino, che a metà stagione lottavano per le posizioni nobili e ora soffrono maledettamente. Per quanto riguarda noi, metterei la firma per vincere una gara ogni due, vorrebbe dire salvarsi. La pressione che abbiamo avuto in questo periodo è stata notevole, costretti sempre a vincere in casa, gara difficili come quello con l’Altovicentino, l’Union Feltre e la Pievigina. E’ impossibile essere sempre al massimo, quando non sei al completo”.
Quando si sblocca Alcantara?
“Lo stiamo aspettando. Io sono contento del suo lavoro, sia in allenamento che durante le gare. Ragazzo affidabilissimo, che si è inserito bene nella nostra realtà. Giocatore disciplinato e dalle grandi potenzialità. Mi aspetto che diventi un po’ indisciplinato e magari mi faccia arrabbaire, ma segni qualche gol”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da Gianpaolo Leonardi il 27/02/2017
 

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