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Edizione provinciale di Udine


PRIMA B - Gimmillaro: siamo ubriachi di felicità per la quasi-salvezza

La Serenissima festeggia il Carnevale e il colpaccio sulla Torreanese. Il francobollatore: strepitoso Diminutto e avete visto che razza di nonnetti!

Fa festa la Serenissima, riunita per il Carnevale, ma soprattutto al settimo cielo calcistico dopo aver espugnato Torreano. "Siamo ubriachi di felicità per la quasi salvezza" spiega il mastino Roberto Gimmillaro, uno dei dinosauri atomici della creatura di mister Baulini. Oggi la squadra di Pradamano ha avuto la meglio sui combattivi e motivatissimi giallorossi: a decidere, la deviazione sfortunata di capitan Visentin, che ha involontariamente perforato il proprio portiere.
Racconta Gimmillaro: "La Torreanese è partita forte, cercando subito di metterci sotto; sapevamo che la sfida sarebbe stata molto dura, di fronte avevamo una squadra che voleva tirarsi fuori dalla zona a rischio. Li abbiamo contenuti bene e ci siamo proposti in avanti, fino a che non abbiamo trovato il vantaggio: Gabriele Miano ha calciato con forza una punizione, la deviazione di Visentin ha reso il tiro micidiale. Siamo stati fortunati, ma era già nei piani della vigilia quella di provare soluzioni sui calci da fermo, considerando che il campo di Torreano è piccolo e che le soluzioni da palla inattiva possono risultare decisive. Noi in squadra avevamo diversi ex,  come i due Miano e Tiro... La partita è continuata, i padroni di casa hanno provato in tutti i modi a metterci in difficoltà, ma non abbiamo concesso niente se non qualche mischione; semmai, avremmo potuto raddoppiare in contropiede, ma non ci siamo riusciti. Va bene così, la vittoria è arrivata e sottolineerei in particolare la prestazione della difesa, che oggi era inedita: per l'assenza dei due centrali titolari, il mister ha fatto giocare in un ruolo non usuale Diminutto e lui se l'è cavata alla grande...".
La Serenissima a trazione nonni si avvia a restare trionfalmente in Prima: "Già, all'inizio del campionato c'erano Tami, Gerli ed Eli, poi a dicembre si è aggregato pure il sottoscritto. Quando sui vari campi vedono noi quattro, ci prendono in giro, invitandoci ad andare negli Amatori o, direttamente, in pensione; questo succede all'inizio delle partite. Alla fine, però, la musica cambia... Personalmente, un Gerli che gioca come gioca a cinquant'anni mi sbalordisce: la mia stima nei suoi confronti è diventata smisurata".  

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 25/02/2017
 

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