Arriva il momento decisivo del campionato per l’Union Smt di Alberto Toffolo. Dopo aver coronato domenica scorsa l’inseguimento all’Aviano, per i biancoazzurri salgono a dismisura le quotazioni nel borsino  della promozione diretta. Vuoi perché solitamente chi rincorre gode dei favori dei pronostici per entusiasmo ed inerzia, vuoi perché la squadra pedemontana era una delle grandi favorite di inizio stagione e vuoi perché il girone di ritorno di Giorgi e compagni è stato a dir poco stratosferico. Ventiquattro punti sui 27 a disposziione, frutto di 8 vittorie e una sconfitta, 25 reti all’attivo e 9 subite, numeri che danno l’esatta dimensione della compattezza e della qualità dell’organico. “Ora ci aspettano sei finali, se le vinciamo tutte siamo in Prima categoria” categorico Toffolo, tecnico capace di rimanere con i nervi saldi,a nche nei momenti più complicati e quando l’Aviano dava dimostrazione di strapotere. “Se loro continuavano con quel passo tenuto fino a tre domeniche fa, ci saremmo dovuti arrendere e applaudirli. Naturalmente prima o poi i cali ci sono per tutti e noi ne abbiamo approffitato per agguantarli. Spesso chi insegue è favorito, ma è meglio pensare a prepare bene una domenica alla volta. Perché ora è vietato sbagliare.”

Come arrivate al rush finale?
“Stiamo bene sia mentalmente che fisicamente, questa è la fase più bella della stagione. Ora chi ha più saldezza mentale vince. Sono sei partite nelle quali conta essere vivi, curare i particolari e gettare in campo tutte le proprie risorse. Noi siamo carichi”.

Siete quattro squadre racchiuse in quattro punti, cosa può succedere?
“Parto dalla considerazione precedente. Se noi facciamo l’Union e vinciamo tutte le gare, il risultato degli altri non ci interessa, perché dovendo affrontare l’Aviano e battendolo, nessuno ci può raggiungere. E’ chiaro che se non dovesse essere così i giochi sono apertissimi. Puo accadere che la quarta arrivi prima e la prima quarta. Forse noi abbiamo il calendario più complicato, ma non è detto che giocare contro squadre più indietro in classifica sia più facile, anzi gli stimoli sono gli stessi e la posta pesante. E poi c’e’ da tenere conto che le ultime due gare arriveranno dopo una sosta di 15 giorni, e non é sempre facile gestire una sosta così prolungata. Al ritorno in campo possono accadere anche delle sorprese. E’ meglio rimanere concentrati perhè sara un finale da cardiopalma”.

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