Appagato e soddisfatto, come alla fine di ogni recita. Sarà il carattere positivo, sarà l’ottimismo innato, probabilmente anche la consapevolezza di avere tra le mani un gruppo interessante.

“Sono contento perché, compatibilmente con quello che possiamo provare in allenamento, ciò che chiedo ai ragazzi viene messo in pratica – spiega, al termine del test di Lauzacco, il ct della selezione juniores, Massimiliano Moras – poi siamo bravi a non mollare, a rimontare e a cercare di vincere le partite. Tutto questo non può che farmi piacere. Inoltre, al di là della competizione che andremo ad affrontare, credo che questi siano giocatori di prospettiva, interessanti pure a livelli superiori”.
Tatticamente, a che punto siamo? “Pur non avendo tanto tempo a disposizione, oggi abbiamo provato un nuova idea, con gli esterni larghi e le punte un pò più strette. Il campo non permetteva manovre palla a terra, però ci abbiamo provato e questo mi è piaciuto”.
Qualcuno stava fuori posizione. Ma c’è un motivo. “Porterò in Trentino venti giocatori: sei per reparto e due portieri. E desidero avere a disposizione anche gente duttile, che sappia disimpegnarsi in due ruoli: per cui voglio sapere su chi poter fare affidamento”. Del Piccolo sarà della spedizione? “Sì, non andrà in nazionale, alla fine ce l’avremo. Però è un pò giù di condizione, va recuperato”. E “Perica” Sammartini? “Mi spiace, sarebbe stato importante, ma si è strappato e non se ne farà nulla”.

AGENDA - Dopo una settimana di “stacco”, i regionali si ritroveranno giovedi 30 marzo per l’ultimo test amichevole (data utile anche per allievi e giovanissimi): in ballo Manzanese e  Tamai. Ad inizio aprile, poi, in calendario ci saranno tre giorni di allenamento: infine la partenza per il Trentino (rozan)

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