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Edizione provinciale di Gorizia


TERZA C - Solidoro: amarezza per l'esonero, dopo aver dato tanto...

Il tecnico della Fortezza di Gradisca preferisce però essere ottimista e guardare il bicchiere mezzo pieno: "Sono giovane e in questi mesi ho imparato tanto. La squadra si stava allenando con notevole impegno, secondo me conquisterà i play-off e chiudere alla grande la stagione"

E' stata una batosta, soprattutto morale, l'esonero per il tecnico Gianluca Solidoro, allontanato lunedì dalla panchina de La Fortezza dopo che la squadra non è riuscita a ripetere nel girone di ritorno gli stessi splendidi risultati che l'avevano portata a chiudere l'andata al secondo posto in classifica. La guida del gruppo è stata affidata ora a Gian Adalberto Soranzio, ex tecnico di Mladost, Poggio e ultimo Sagrado, al quale spetterà il compito di tenersi stretta la zona play-off e chiudere nel migliore dei modi una stagione che già era iniziata al di sopra delle aspettative. E chissà che sia stata propria la strabiliante partenza della squadra, neo-iscritta al campionato di Terza categoria dopo un passato negli Amatori, ad avere col tempo destabilizzato il gruppo.
La Fortezza non ha perso una partita nelle prime undici settimane, conseguendo otto vittorie consecutive e conservando il primato in classifica per diverse giornate, superata poi dall'Ufm al termine dell'andata. La storia però non si è ripetuta una volta superata la boa di metà percorso, e tutti i successi dell'andata si sono trasformati in pareggi o addirittura sconfitte, con conseguente malumore della squadra, che ha comunque continuato a lottare per non perdere tutto il buono fatto sino a quel momento.
A pagare le spese di questa inversione di rotta, come spesso accade, è stato il tecnico Solidoro che, nonostante una chiusura di stagione molto diversa dalle aspettative, cerca di guardare al bicchiere mezzo pieno.
Di cose ne sono accadute parecchie in questi mesi e, per usare un modo di dire comune, è passato dalle "stelle alle stalle", con una soluzione drastica ma nemmeno così sorprendente. Come si sente adesso?
"Non ho rimpianti, anzi. Sono molto contento e soddisfatto del lavoro che ho svolto e credo che ho saputo sfruttare al meglio l'opportunità che mi è stata data e per questo ringrazio il presidente per aver avuto fiducia in me mettendomi alla guida della squadra. Ho iniziato questa avventura con a disposizione soltanto 5 giocatori, che venivamo unicamente da anni di amatori. Una sfida che solo un pazzo avrebbe accettato, però mi piaceva l'entusiasmo contagioso del presidente e così ho deciso di rimboccarmi le maniche e formare interamente una rosa di 20 giocatori nuovi ma soprattutto di categoria, contattandoli personalmente con un enorme dispendio di energie".
Quindi si può dire che questa Fortezza fosse un po' figlia sua...
"Assolutamente sì, ed è proprio per questo motivo che l'esonero mi duole tanto: dopo tutto quello che ho fatto, pensavo di meritarmi la possibilità di concludere con i miei ragazzi la stagione calcistica. Anche perché, al primo anno di società, nessuno mi aveva chiesto né un piazzamento importante né tantomeno la vittoria del campionato. Il dictat era "mettiamo le basi per il futuro" e nulla di più, poi purtroppo qualcosa è cambiato".

Cosa farà nel prossimo futuro?
"Sono una persona ottimista, quindi tendo a guardare il lato positivo delle situazioni. Sono un allenatore giovane e da questa avventura ho imparato molto, da diversi punti di vista. Adesso però non penso a niente, ci tengo solo a fare un grosso in bocca al lupo ai ragazzi, perché ultimamente si stavano allenando molto bene e secondo me hanno tutte le possibilità per mantenere e vincere i play-off".

Alessandra Antoni

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 18/03/2017
 

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