A quattro gare dal termine la lotta al vertice è ristretta a Brian e Torre. La sconfitta del Flaibano a San Vito allontana matematicamente i gialloneri anche dalla seconda piazza, chiudendo mestamente una stagione partita con altri presupposti. La mazzata decisiva arriva da Max Rossi, fino allo scorso anno artefice dei successi passati, scaricato frettolosamente in estate. I suoi fraticelli con una prova coraggiosa, ordinata e saggia chiudono la porta agli avanti avversari, trovando tre reti (Ahmetay e doppietta di Rinaldi) che fanno salire i biancorossi a quota 40, due in meno dei flaibanesi. Ad inizio stagione impensabile anche da parte dei più ottimisti.Il Brian, fa il Brian con due reti per tempo, liquida la pratica Prata Falchi, congelando la gioia del Torre, presentandosi alle ultime quattro fatiche che un margine di 4 lunghezze . Il poker sul tavolo di Precenicco è calato da Ietri (doppietta), Salgher e Osagiede.
Un Fiume Veneto rimanegiattissimo, con Giavon costretto a schierare dall’inizio una formazione inedita, infarcita di giovani (1 ragazzo 2001, 2 ragazzi 2000.e 2 del 1997), con Paciulli in panchina a fare da chioccia a 7 ragazzini con il più vecchio nato nel 1997, regge e sfiora anche la vittoria contro il Fagagna. Servivano punti ai friulani per risalire la china, ma i neroverdi di casa con grande orgoglio e sagacia sfiorano la vittoria, rimanendo in piena corsa per le parti nobili della classifica. Lo ccontro salvezza fondamentale per la Spal Cordovado (24) a Rive d’Arcano (24) si tramuta in sconfitta e lascia ai giallorossi tanta amarezza e la consapevolezza che la stagione sta diventando un autentico calvario. Ci crede il Rive, dato per spacciato alcune settimane fa, ora riapre tutto, portandosi a 3 lunghezze dalla salvezza diretta.

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