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Edizione provinciale di Pordenone


SERIE D - De Agostini: ce la siamo giocata. I 7 legni di Serafini

La parola ai protagonisti del derby regionale andato in scena al Rocco. I commenti dei due tecnici, dell'attaccante e di Aquaro, autore del gol che ha spezzato l'equilibrio


Triestina
e Tamai: la parola ai protagonisti del derby regionale che ha premiato i padroni di casa. 

Stefano De Agostini
(allenatore del Tamai): “La bravura della Triestina e il campo grande, alle cui distanze non siamo abituati, sono due dati da tenere in considerazione per analizzare la gara. I miei hanno provato a giocarsela contro una squadra forte, anche perchè non volevamo fare come tutte le altre che si chiudono a Trieste. Non capita tutti i giorni di giocare al Rocco e perciò volevamo godercelo, cercando di fare le nostre giocate. E qualcuno dei miei ha patito l'emozione dovuta allo stadio. Noi abbiamo avuto una buona occasione su punizione e con Russian alla fine, ma quello che mi ha fatto arrabbiare è aver concesso tre opportunità su palloni da noi persi. Stavamo facendo bene, poi la traversa di Serafini e l'occasione di França ci ha fatto perdere sicurezza e abbiamo incominciato a sbagliare tanti passaggi... Siamo riusciti a fare la nostra partita nel secondo tempo, ma abbiamo preso il 2-0. La Triestina è una compagine cattiva, inteso nel senso assolutamente buono e cioè da un punto di vista del palleggio, delle giocate e dell'aggressività. Corre e ha la mentalità di andarsi sempre a riprendere la palla, perciò ti pressa. E poi ha una notevole fisicità. Non molla e spero che i miei ne prendano esempio. Il Mestre domenica prossima? E' più forte, una grande squadra, di categoria superiore come la Triestina. Spero in ogni caso che continui il nostro trend che ci ha visto perdere cinque volte e poi vincere per cinque volte la sfida successiva.... anche perchè giocheremo in casa, dove facciamo solitamente bene. Tra l'altro continua la sequenza che vuole ultimamente giocarsela dapprima con la Triestina e poi il Mestre. Sapevamo e sappiamo che queste due partite avrebbero potuto e possono ricacciarci verso i play-out, ma dobbiamo proseguire per la nostra strada. I complimenti di Andreucci? Lo ringrazio, fra di noi c'è molta stima”.

Matteo Serafini (attaccante della Triestina): “Vittoria meritata, la partita ce l'aspettavamo così. L'unica cosa è che avremmo dovuto concretizzare prima le occasioni e chiuderla. Personalmente, tra pali e traverse, sono arrivato a quota sette e mi sa che dovrò a fare un pellegrinaggio, ma l'importante è che la squadra faccia bene, sperando che i signori di là (il Mestre, ndr) perdano qualche punto... Ora mancano sempre meno gare, noi dobbiamo crederci, ma purtroppo non abbiamo accorciato a dovere quando loro hanno rallentato. Le mie recenti panchine? Il mister fa le sue scelte, evidentemente aveva bisogno di altro. Mi vede tutti i giorni, il mio compito è farmi trovare pronto per 5' o 90'... E' chiaro che spero di giocare sempre e di sbloccarmi presto”.

Giuseppe Aquaro (difensore della Triestina): “Abbiamo iniziato bene e per fortuna il mio gol, un po' strano visto che sono finito in porta e che dedico alla squadra, è servito per sbloccare la partita. Poi non abbiamo rischiato, la sosta è stata un qualcosa di positivo perchè ci è servita per recuperare alcuni giocatori tra acciaccati e infortunati. Meduri? Si vede in campo che sa giocare a calcio e ci aiuta, ma tutto il gruppo sta crescendo. Il Mestre ha vinto? Pensiamo a noi e siamo stati bravi a tenere palla davanti, una prova importante del gruppo”.

Antonio Andreucci (allenatore della Triestina): “Sapevamo, che avremmo affrontato una squadra che si difende bene e aggredisce. Una buona squadra con giocatori bravi. Noi volevamo fare una partita equilibrata per riuscire a creare occasioni. E abbiamo puntato su Serafini – un giocatore importante e un professionista serio, che ho visto bene in settimana ma peraltro fa sempre bene – per stanare la difesa del Tamai bassa come era nelle nostre previsioni. La cosa essenziale, in ogni caso, è il coinvolgimento di tutti perchè tutti devono pensare sì a sé stessi, ma in ottica del gruppo. La nostra è stata una prestazione positiva, abbiamo iniziato sùbito ad attaccare, ma abbiamo anche preso qualche contropiede inizialmente perchè immaginavamo che il Tamai si sarebbe comportato così, essendo in grandissima salute. Un allenatore come De Agostini sa trasmettere valori importanti e l'atteggiamento dei suoi ne beneficia. Ora, però, non dobbiamo ripensarci troppo e concentrarci piuttosto sulla prossima perchè il Vigasio è una formazione temibile. Sarà una gara difficile. Tutto quello che abbiamo, dobbiamo conquistarcelo sul campo”.

Massimo Laudani


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 19/03/2017
 

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