Il Buttrio non può cantar vittoria. Non con alcune sfide in arrivo (Zompicchia, Castionese, Mereto e San Gottardo) sicuramente insidiose, soprattutto la prossima. E non con una Pasianese che ancora ci crede e che resta ad appena 4 punti di distanza, quattro punti da recuperare in quattro turni. E' difficile, ma possibile per una squadra che oggi ha saputo piegare la coriacea Blessanese, rifilandole altre tre reti dopo i 5 gol dell'andata, segno che Piva e soci soffrono il gioco e le caratteristiche della squadra di Seretti, del resto ben attrezzata in ogni reparto.
Quest'anno la partitissima del girone B di Terza si è decisa nella ripresa: una volta andata in vantaggio, rimontare la Pasianese - squadra che ha subito appena 10 reti in 22 gare - è decisamente complicato. Hanno tuonato Buttazzoni, Galati e al 90' Gazzetta, mentre la Blessanese è passata solo nel recupero con il rigore trasformato da Pontoni.
Dal canto suo, il Buttrio non sembra soffrire tensioni né logoramenti: i viola ne hanno rifilati quattro di siluri anche al Donatello, dimostrando una condizione invidiabile, a cui si aggiungono le doti in zona gol di Cotterli e Maestrutti, che si sono spartiti il bottino di segnature. 
Intanto, le cadute di Blessanese e Mereto, e il mezzo passo falso dello Zompicchia, che a Basiliano non è andato oltre lo 0-0 contro una compagine, quella bianconera, che ha tutte le possibilità di chiudere alla grande il campionato, incentivano ancora di più il tentativo di rimonta del Malisana, arrivato a due lunghezze dall'obiettivo del quinto posto: i granata ancora una volta si impongono con il minimo scarto, ma ciò è quello che serve; sul terreno dell'Assosangiorgina decide De Checco nel finale, e tutto adesso sembra davvero possibile. 
Sugli altri rettangoli il fattore campo lascia l'impronta, con il Pozzuolo che ha la meglio 1-0 sul Chiavris, aggancia il Varmo a quota 18 e lascia la maglia nera al Donatello; e con la Castionese che gioca un partitone e infilza il San Gottardo - un osso duro - 3-1, spianando Indri (doppietta) e Piazza.
Un bravo i neroverdi, sempre sul pezzo: se lo meritano senza ombra di dubbio. 

Alessandro Maganza

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