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Edizione provinciale di Udine


NIMIS - Tubetti: "Sono i nostri a essere malconci. Non drammatizziamo"

Il presidente dice la sua sull'episodio denunciato dal tecnico-giocatore del Caporiacco, Baracetti: "Loro perdevano e non sono andati per il sottile. L'arbitressa è stata brava; bisogna stare attenti a non provocare gli spettatori"


Di fronte alle parole del tecnico-giocatore del Caporiacco, Marco Baracetti, dal Nimis si racconta una storia diversa e si ridimensiona l'episodio che ha coinvolto l'allenatore avversario. Abbiamo sentito, in merito alla vincenda, il presidente del Nimis, Sergio Tubetti. Il patron sottolinea: "Guardi, la vincenda non va drammatizzata o amplificata nonostante quello che dichiara Baracetti. E' vero che la gara stava scorrendo tranquilla, ma negli ultimi 15' il clima è cambiato, perché il Caporiacco, ridotto in nove, non ci stava a perdere, e l'ha un po' messa sulla bagarre. E' giusto che si sappia che due nostri ragazzi sono usciti dal campo portandosi dietro, come ricordo, un occhio nero, pesto, ciascuno. Entrambi, in sostanza, hanno ricevuto delle gomitate: non sto a fare il processo alle intenzioni - aggiunge il presidente azzurro -, certo è che chiamarli incidenti di gioco non appare proprio esatto, un po' di cattiveria c'era. Insomma, la situazione stava degenerando, anche perché esiste la cattiva abitudine di mettersi a discutere con gli spettatori; bisognerebbe stare attenti, semmai, a non provocarli. L'arbitressa che ha diretto la gara, per quel che mi riguarda, è stata brava: magari avrebbe potuto tirare fuori qualche cartellino in più, ma non era semplice gestire l'incontro specie nel suo convulso finale, e mi sembra di poter dire che se la sia cavata bene". 
Su quanto avvenuto dopo la conclusione della gara Sergio Tubetti aggiunge: "Francamente, non ho notato movimenti strani o situazioni che abbiano destato in me preoccupazione o una stato d'allarme. Gran parte di quelli del Caporiacco se ne sono andati via abbastanza presto, qualcun altro è rimasto al chiosco. Baracetti? Lui racconta qualcosa a cui non ho assistito. Ripeto: bisogna cercare di calmare gli animi, non dare 'appuntamenti' o lanciare sfide. Questo è un gioco e tale deve restare".  (alexmag)


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 20/03/2017
 

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