COPPA ITALIA - Perde il calcio. In tre finiscono all'ospedale

L’Altamura perde la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia dilettanti, ma perde, in maniera inqualificabile anche sul piano della sportività. Dalle notizie in arrivo dalla località pugliese, prima dell’inizio della gara contro il Troina, valida per i quarti di finale di ritorno della Coppa Italia, la squadra siciliana del Troina è stata vittima di un'aggressione all’interno del proprio spogliatoio da persone, al momento non identificate,ma riconducibili ai giocatori di casa. A farne le spese, due giocatori e un dirigente al seguito, che hanno dovuto ricorrere alle cure sanitarie presso l’Ospedale cittadino. Le condizioni non sarebbero gravi.
Il parapiglia ha costretto a rinviare di circa 15 minuti l’inizio della gara, tempo perso per riportare la calma all’interno degli spogliatoi. Un danno ricevuto che ha indotto i dirigenti siciliani a preannunciare reclamo all’arbitro sig. Crezzini di Siena. Una gara che delle cronache è stata giocata sotto tono dai padroni di casa, probabilmente scossi è sicuri di un risultato che giungerà probabilmente a tavolino a loro sfavore. Il Troina, nonostante lo sgradevole episodio e le ripercussioni emotive, ha giocato la sua gara, riuscendo tra l’altro a vincerla per 1-0, qualificandosi senza dover attendere le decisioni del giudice sportivo, alla semifinale. Un fatto gravissimo, inqualificabile ed inspiegabile, visto il trattamento riservato agli ospiti in quel di Troina, accolti in maniera esemplare dalla comunità in provincia di Enna.

IL COMUNICATO DEL TROINA A SEGUITO DEI FATTI VERIFICATISI NEL PRE GARA

Prima del match di Coppa Italia valevole per la qualificazione alle semifinali, l'Asd Troina ha subito, all'interno degli spogliatoi, un'aggressione fisica da parte dello staff e di alcuni atleti del Team Altamura. Sono finiti in ospedale, fortunatamente senza riportare gravi conseguenze, il nostro segretario sportivo Plumari Salvatore ed i nostri calciatori Melillo ed Ott Vale. Il patron Giovanni Alì condanna gli atti di violenza psicologica e soprattutto fisica subiti dalla squadra e dai dirigenti della società ennese da parte di addetti alla sicurezza, calciatori e allenatore del Team Altamura. Queste le sue parole: ''Abbiamo sempre riservato un trattamento di riguardo a tutte le società che sono state nostre ospiti, Team Altamura compreso, ma spesso non riceviamo lo stesso trattamento, oggi ne è stata la conferma. Ci dissociamo da questo modo di fare sport.''

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