Niente da fare. Il Cjarlins Muzane si vede costretto a rinviare i festeggiamenti per la promozione in serie D. Però patron Zanutta l’aveva probabilmente annusata: oltre al consueto contributo del chiosco, infatti, nulla di particolare era stato allestito per il dopo gara. Ma se domani la Gemonese (ora distante 12 lunghezze) non dovesse superare a domicilio la Manzanese, i tappi potrebbero saltare ugualmente con 24 ore di ritardo. In caso di en plein collinare, invece, le casse di prosecco verrebbero stivate sui pullmini in occasione della trasferta di domenica 2 aprile in casa del Kras. Tra i blu arancio e l’agognato traguardo stagionale si è frapposto, stavolta, un Lignano in gran periodo: con quello odierno, sono infatti 12 i punti conquistati nelle ultime sei giornate da una formazione - imbattuta dal 19 febbraio - che vuole a tutti costi meritarsi la permanenza in categoria, approcciando al top della forma i “maledetti” play - out. Un Lignano che si era portato in vantaggio e che, dopo aver incassato il pareggio, ha gestito senza particolari affanni, sia pure in inferiorità numerica, con grande esperienza (ancora valido l’apporto del quarantaduenne Paolini, sontuoso - anche se agevolato dalla prevedibilità nemica - Dukic in retrovia) e organizzazione tattica, il prevedibile e poco lucido assalto dei locali.

LA CRONACA - Come previsto, il Cjarlins prova a dettare subito tempi e ritmi, mentre il Lignano se ne sta rintanato nei propri territori, senza comunque rifiutare gli spazi concessi dai locali. Al 14’ Acampora si siede per primo a tavola, mangiandosi una chance clamorosa. Il servizio al bacio è griffato Moras, ma l’attaccante di casa si comporta da…difensore consumato,  “risparmiando” Gobbato. Cosi, al 18’, secondo la consueta legge non scritta del pallone, il Lignano avanza nel punteggio: recuperando una respinta della difesa, Paolini smazza un pregevole assist a favore di Pavan che, in diagonale rasoterra, sorprende Del Mestre. Replica subito, di pura rabbia, il Cjarlins: la girata di Fabbro è imprecisa. E mentre Vittore cerca qualche innovazione, invertendo gli esterni difensivi, lavora ancora in maniera eccellente Moras, al minuto 25: il cross non trova estimatori, né in Fabbro nè in Acampora. Nemmeno Grion pare troppo convinto quando, al 28’, propone un destro, facile preda di Gobbato. Alla mezzora, poi, a Piccolotto viene il braccino (anzi, la…testina): pur saltando indisturbato da pochi metri, il numero otto blu arancio deposita una palla senza “veleno” tra le braccia del portiere gialloblu. Al 44’ Pavan fa da solo: peccato per il Lignano che il tiro a giro non riesca a fare danni. E pochi attimi prima del doppio fischio di Balducci, Cusin mette i brividi alla formazione di Vittore inventando un rasoterra che, con Del Mestre tagliato fuori, sfiora il palo. Poteva essere un 2 - 0 tanto clamoroso quanto letale.

Si riparte con un Cjarlins più determinato e al 3’, su piazzato di Grion, la girata di testa di Acampora, ancora troppo impreciso, termina la sua corsa a lato. Da posizione più centrale il 4 di casa cerca, invece, la trasformazione diretta: pallone, magari di poco, ma fuori. Al 9’ la gara cambia copione: Shefqueti arpiona in area Fabbro, secondo giallo e doccia anticipata per il difensore di Venturuzzo. Il capitano di casa trasforma il conseguente rigore, nonostante l’intuizione di Gobbato. Il Lignano rimane, poi, per qualche minuto addirittura in nove, a causa di una collisione aerea Cudini – Migliorini, che impone all’esterno basso di proprietà Cjarlins (arrivato alla corte di Venturuzzo a dicembre e autore di una prova eccellente su entrambe le corsie: mister Moras, che sia il caso di riconsiderarlo in vista della spedizione trentina?) le cure dei sanitari. Zanon e soci ci provano sino alla fine, ma la manovra difetta di fantasia e diventa motivo di esaltazione per la difesa ospite, imperniata su Dukic. Al 36’ l’arbitro spegne l’urlo dei tifosi di casa, annullando una rete a Moras, autore di un fallo (o trattavasi di fuorigioco?) precedente al tiro. Al 42’ ci pensa, invece, l’assistente, a cancellare dalla storia Fabbro che – evidentemente in off side - scaraventa a sotto la traversa un assist di Battistin. Senza particolari clamori la direzione di Balducci, per il quale hanno tifato, in tribuna, i colleghi della sezione triestina, compreso l’illustre fischietto di serie A, Piero Giacomelli.

Roberto Zanitti

CJARLINS MUZANE – LIGNANO   1 - 1
Gol: 18pt Pavan, 9st Fabbro (rigore)

CJARLINS MUZANE: Del Mestre, Battistin, Gregoris, Zanon, Codromaz, Grion, Acampora (32st Borsetta), Piccolotto, Fabbro, Migliorini, Moras. Allenatore: Vittore. A disposizione: Ferri, Peressini, Giuseppin, Nastri, Osso Armellino, Pez.

LIGNANO: Gobbato, Sheqfeti, Cudini, Stentardo, Russo, Dukic, Pavan, Paolini, Cusin, Pinzin (32st Chiaruttini), Durmishi (12st Mauro). Allenatore: Venturuzzo. A disposizione: Aliu, Presacco, Terrida, Piccolo, Araboni.

ARBITRO:  Balducci di Trieste. Assistenti: Zampieri del Basso Friuli e Nigri di Trieste.

ESPULSO: 9st Shefqeti per gioco falloso

AMMONITI: Grion, Durmishi, Shefqeti, Mauro, Zanon

NOTE: Giornata soleggiata, terreno in condizioni imperfette, spettatori 500. Recupero: 0’ + 5’.

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