E' un Denis Maccan per certi versi inedito, per altri anche soprendente, quello che sta disputando una stagione memorabile nelle fila del Cordenons. Arrivato tra i granata con alle spalle due campionati vinti in tre anni (Pordenone e Venezia), l'attaccante classe '84 si è letteralmente caricato sulle spalle la matricola, trascinandola a forza di gol verso una salvezza (ancora da blindare) che, se ottenuta, varrebbe come la conquista di uno scudetto per il club di patron Polotto. 
Denis sta dimostrando che per la serie D non è solamente un grande giocatore, bensì uomo che fa la letteralmente la differenza. Fascia da capitano, comportamento professionale, responsabile e maturo, questo Maccan ha già messo a segno 18 reti, un'enormità per chi come lui milita in una compagine che lotta per conservare la categoria. Il centravanti mancino del Cordenons è un'arma atomica nel gioco aereo, specialità della casa nella quale risulta sostanzialmente immarcabile e che la sua squadra riesce a sfruttare assai bene, cercando di innescarlo e di giocare per lui.
Ecco perché l'attuale stagione ci sta offrendo il Denis Maccan della maturità, capace di adeguarsi alla serie D lui che ha trascorso tutta la carriera tra B e C, superando il grave infortunio al ginocchio che lo costrinse a salutare Brescia.
Due sono gli obiettivi che il bomberone si prefigge di raggiungere al termine della stagione: la salvezza del suo Cordenons, con in più la ciliegina della vittoria nella classifica marcatori, che vede il fromboliere granata duellare con Lauria e França, che attualmente lo precedono con 19 centri, e Sottovia, che viaggia a quota 18 reti come Denis. Gli altri tre sputafiamme militano in formazioni al vertice della classifica (rispettivamente Campodarsego, Triestina e Mestre), nobilitando ancora di più le prestazioni in fase conclusiva dell'ariete pordenonese.  
Per quel che riguarda il prossimo futuro, Denis Maccan potrebbe benissimo continuare a indossare la maglia granata, sistemazione ideale per lui che ha deciso, per scelta di vita, di dedicarsi anche all'azienda di famiglia. A meno che non spunti una proposta, sempre legata alla serie D, che possa affascinarlo e coinvolgerlo, perché far parte di una squadra che punta a vincere il campionato mantiene giovani. (alexmag)

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