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Edizione provinciale di Pordenone


LEGA PRO - Troppa violenza: domenica niente calcio a Taranto

La Lega Pro ha deciso di rinviare a data da destinarsi la partita Taranto-Paganese in programma domanica 26 marzo, dopo i gravissimi fatti che hanno portato all’aggressione dei calciatori tarantini

 

Nello scorso weekend tutte le squadre di Lega Pro erano scese in campo con quindici minuti di ritardo sull’orario stabilito, in segno di protesta contro le vili aggressioni perpetuate nei confronti dei tesserati di Ancona e Catanzaro. Un segnale forte che la Lega d’accordo con l’A.I.C. aveva deciso per dare un segnale di distensione. Nemmeno il tempo per riflettere, che nella giornata di ieri un altro grave episodio ha turbato la settimana: una trentina di tifosi del Taranto ha aggredito i propri giocatori dopo le ultime deludenti prestazioni. Immediata la presa di posizione del presidente Gabriele Gravina, che ha disposto il rinvio della gara Taranto-Paganese, in programma domenica prossima, valida per la 31esima giornata del girone C.
Era stata paventata anche l’ipotesi più drastica di un rinvio collettivo di tutte le gare, ma come ha espresso lo stesso presidente, il caso avrebbe costituito un premio ad un manipolo di teppisti e fatto perdere il calcio. Ad oggi, non sono previste ulteriori manifestazioni da parte della stessa Lega e dei giocatori, anche se si vocifera di un possibile ulteriore slittamento degli orari d’inizio delle gare anche nel prossimo weekend. Il presidente Gravina attraverso il sito della Lega ha dichiarato: "Io sono contrario al blocco perché non è giusto punire il calcio per un gruppetto di teppisti. Noi dobbiamo giocare, loro devono andare fuori. L'altra volta in consiglio direttivo ho proposto l'esclusione dai play-off per episodi del genere. Servono pene pesanti e reali, serve un'azione di selezione. Parliamo sempre di valori. Sono questi i nostri valori? E' questo che una Lega come la nostra deve trasmettere all'esterno? No, quindi questa gente deve andare fuori dal mondo del calcio. Nel frattempo ci saranno indagini di natura penale e di natura sportiva. Sperando che vengano presi provvedimenti esemplari. Intanto dico basta alla sudditanza psicologica verso una parte della tifoseria. Il saluto dei calciatori alla curva è una sorta di inchino, un atto di sudditanza. Tutto lo stadio tifa, non solo la curva".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da Gianpaolo Leonardi il 23/03/2017
 

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