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Edizione provinciale di Pordenone


SERIE C - L'Udine City di Pittini sbanca Prata: impressionante!

Sesta vittoria di fila per Mattiussi e soci, che s'impongono 3-2 sul campo dove la capolista non aveva mai fatto prigionieri. Il tecnico come Napoleone non molla la presa: lunedì allenamento supplementare...


Diavolaccio di un Tita Pittini: "Sono o non sono l'allenatore più bravetto del mondo" canticchia tra sé e sè il condottiero dell'Udine City, a Prata messa a ferro e fuoco, lì dove il Maccan aveva raso al suolo da tempo immemore ogni sembianza di concorrenza e resistenza. Non questa sera, non contro un City che ormai è diventato una squadra vera, paurosamente a suo agio dove infuria la battaglia.
Primo tempo tranquillo, quasi di studio: il Prata trova il gol firmato da Accatante e naviga piuttosto tranquillo verso l'apoteosi. Ma Pittini ha già tutto nel testone, la partita con la capolista se l'è sognata di notte, l'ha pensata e ripensata come faceva Napoleone prima di piombare sul nemico, all'improvviso, ferocemente, nel punto più debole delle linee avversarie.
Dispone, il Tita, di ragazzi ammirevoli e ben preparati. Di più: può gettare nella mischia tre autentici leoni, Mattiussi, Pitta e Spina, spina dorsale di un esercito che è reduce da cinque vittorie di fila conquistate spesso sputando sangue, l'ultimo sangue; la partita si infiamma, il talentuoso e promettente Della Bianca, classe '97, firma l'1-1, a Prata cominciano a capire che la faccenda sarà complicata, seria.
Non è che l'inizio: Beppe Currò tira fuori un puntalino dei suoi, Braidotti devia quel tanto che basta per rendere letale la giocata: il City è in vantaggio, la capolista reagisce, non ci sta, ma Pittini ordina ai suoi di difendere schierandosi a rombo basso, e poi di ripartire come saette in contropiede. Ed è così che l'inossidabile Mattiussi firma il 3-1.
Il palasport diventa una bolgia, i padroni di casa sono letteralmente furiosi: tentano il tutto per tutto, attaccando anche con il portiere, è 3-2 ma ormai il tempo utile è agli sgoccioli. Niente, gli ospiti chiudono ogni varco, stavolta il super Prata (ma con un paio di assenze pesanti per Bovolenta) è battuto, e per giunta in casa sua. Niente festa promozione, almeno per questa sera. 
Tita Pittini ha gli occhi che brillano, i pensieri volano, diventano arditi, la mente già percorre nuovi sentieri, immaginando le future battaglie. Il condottiero abbraccia i suoi e decide: "Lunedì allenamento supplementare, abbiamo bisogno di stare insieme, di sentire l'odore del sudore, di guardarci negli occhi". (alma)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 25/03/2017
 

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