CIVIDALE -  Una partita di quelle da ricordare. Che esaltano chi se la porta a casa sorpassando in rimonta e, viceversa, deprimono chi la rimonta, quasi incredulo, la subisce.
La Gsa sprofonda sino a meno 21, annaspa ma non muore, rimanendo disperatamente aggrappata ad un filo, mentre Mantova prende il largo e pensa ad una serata comoda. Soprattutto nel basket, però, non è finita fino a che non è finita: cosi Udine, con la forza della disperazione, una gran difesa e qualche colpo di fortuna (la…cannonata da metà campo di Veideman è l’istantanea del match) si rimette in linea, portando a casa due punti pesantissimi.
Il fluido magico del derby sembra essersi interrotto, perchè Mantova abusa famelicamente di una Gsa abulica e poco concentrata, salendo, senza troppo impegno, sino al 26 - 8 dell’8’, con Daniels e il friulano Candussi ad imperversare. Accettati gli schiaffoni, Udine comincia ad entrare in partita, limando, lentamente ma inesorabilmente, punto su punto. Con il monumentale Okoye (17 punti e 6 rimbalzi), un Veideman freddo come la sua Estonia (1/8 dal campo) ma, come di consueto, caldamente positivo in regia, la formazione di Lardo - che ripropone coraggiosamente Traini – si riporta a meno sei (41- 35) e chiude sotto di cinque alla pausa lunga, grazie all’ultima tripla a campo aperto di Pinton. Alla luce delle premesse, un bilancio miracolosamente positivo: comunque macchiato dai 4 falli a carico dell’ “equilibratore” Ferrari.
Identica situazione si verifica a metà del terzo quarto quando, sul 43 - 49, anche Okoye commette due falli a stretto giro di posta obbligando Lardo a rivedere l’assetto. Escono anche Vanuzzo, che ha esaurito la sua missione e un Veideman troppo impacciato per essere vero. Mantova capisce che può azzannare nuovamente la gara e scappa sul 66 - 45 del 29’ con i primissimi punti di Corbett, Gergati e Daniels, esecutori implacabili – ma anche scarsamente contestati - dei giochi. Rispedito in mischia, Nobile ci mette un paio di pezze abbastanza casuali e, all’ultimo giro, la Gsa è sotto “soltanto” di 17 (51 – 68).

La scossa di Veideman – uno contro tutti, stappando una frazione “storica”, con 18 dei 23 punti fatturati negli ultimi 10’ - ridà fiato alle speranze (60 – 70 esterno, a 6’ dal traguardo), poi Fall inchioda una schiacciatona che rianima in via definitiva la gara. Si aprono le cateratte: Lardo invoca l’aiuto del pubblico, Okoye piazza una tripla ignorante e una cosa normale, Vanuzzo mette la seconda “bomba” della serata e, con 2’09” ancora sul cronometro, tutto è ancora da scrivere: 72 - 74. Il finale è altamente (comunque sempre di sport si tratta) drammatico: Giachetti allunga dalle viscere dell’area (76 - 72), Veideman ricuce dalla lunetta e, con una tripla disperata allo scadere, riporta Udine avanti per la primissima volta: 77 – 76. Amici, invece, colleziona un letale 0/2 ai liberi mentre, dall’altra parte, Okoye ne mette uno soltanto: a 19” dalla meta, la Gsa conserva ancora due lunghezze sul 78 – 76. L’ultima preghiera ospite è però un “aborto” (il tiro di Vencato, peraltro ben costruito, non tocca nemmeno il ferro) e Veideman (e chi, sennò…) può chiudere il conto. Per una vittoria che significa praticamente salvezza.

Roberto Zanitti

GSA – MANTOVA    80 - 76

GSA: Traini, Veideman 23, Okoye 25, Gatto, Fall 5, Pinton 6, Mastrangelo 2, Vanuzzo 7, Ferrari 2, Nobile 6, Diop 4. Ne: Chiti. Allenatore: Lardo

MANTOVA: Giachetti 10, Daniels 24, Corbett 11, Amici 7, Candussi 10, Vencato 2, Timperi 2, Casella 3, Bryan 3, Gergati 4. Ne: Lusvarghi e Magni. Allenatore: Martelossi

ARBITRI: Pepponi di Perugia, Foti di Milano e Patti di Pescara.

Parziali: 14 - 29, 36 - 41, 51 - 68. Tiri Liberi: Gsa 21/28, Mantova 17/24. Tre punti: Gsa 11/31, Mantova 7/18. Rimbalzi Gsa 33 (Okoye 9),  Mantova 39 (Daniels 7). Falli tecnici: Traini al 23’09”, Candussi al 23’26”, panchina di Udine al 24’29”.  Antisportivo: Candussi al 16’16”. Cinque falli: Traini e Candussi. Spettatori: 2000.

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