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Edizione provinciale di Pordenone


SECONDA A - Anzanello: ora serve un'impresa. Arbitraggio pessimo

Il tecnico del Vallenoncello parla dopo la sconfitta contro lo Zoppola. Gialloblù in nove contro undici per tutta la ripresa per due cartellini rossi nel giro di tre minuti durante il finale del primo tempo

Tra le sorprese della ventisettesima giornata del girone A di Seconda categoria spicca, in maniera roboante, quella subita dal Vallenocello a Zoppola. Un testa coda letale per i gialloblù del tecnico Nicola Anzanello,che con ogni probabilità toglie dalla lotta per la promozione diretta. Inattesa, quanto pesantemente condizionata da alcune decisioni arbitrali alquanto discutibili, che hanno ridotto i gialloblù in 9 uomini sul finire del primo tempo (44’ De Rovere e 48’ Martin) entrambi per proteste. Lo stesso Anzanello racconta l’accaduto:“ Non sono il tipo da appendersi ad errori arbitrali ai quali per altro non siamo abituati, essendo i leader della classifica disciplina a dimostarzione di una condotta generale irreprensibile. Fatto il giusto preambolo è altrettanto palese che la direzione arbitrale ci abbia fortemente penalizzati, costringendoci a giocare in nove tutta la ripresa. La condotta arbitrale ha seguito una sua logicità per gran parte del primo tempo, con le due squadre in campo impegnate, ognuna con il proprio obiettivo, a fare la gara in maniera maschia, salvo cambiare improvvisamente linea nel finale del primo tempo. Nel momento dell’ammonizione a De Rovere per un fallo, è cambiato qualcosa. Il mio giocatore ha chiesto spiegazioni, vedendosi sventolare il cartellino rosso.Tre minuti più tardi scena analoga con rosso sventolato in faccia a Martin tra lo stupore generale. Non voglio usare il fioretto dialettico per stabilire quanto le colpe dell’arbitro e nostre possano prevalere, ma qualcosa è scattato che non mi è piaciuto. Che poi sia stata la principale causa della debacle è altro discorso. E’ come minimo una questione di buon senso.Tra l’altro nella seconda frazione si sono verificati diversi episodi dubbi, come un rigore netto non concesso allo Zoppola e altre ammonizioni gratuite”.
Ore le lunghezze dalla vetta sono salite a sei e cinque dal secondo posto, impresa complicatissima...
“Quando si vince si sta sempre meglio, quando perdi così tutto diventa maledettamente complicato. In questo frangente del campionato tutti i risultati sono importanti e noi siamo caduti, purtroppo, in un momento dove non bisognava cadere. Servirà un'impresa per recuperare un margine del genere a tre gare dalla fine, anche perché non dipende soltanto da noi, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà e concentrarci per fare il massimo senza avere poi rimpianti. Gia’ domenica contro il Tiezzo sarà un impegno difficile, anche per le 4 squalifiche che dovremo scontare, ma conto sulla riposta dei ragazzi. Poi ci sono sempre i play-off da salvaguardare”.
Siete uno degli attacchi più forti della regione, stride il fatto che contro lo Zoppola, una delle difese più battute non siate riusciti a segnare, come lo spiega?
“E’ la seconda volta che ci succede in 27 gare, evidentemente qualche errore lo abbiamo commesso anche noi, ma eravamo pronti a riordinare le idee tra il primo e secondo tempo quando siamo dovuti rientrare in 9, dovendo concentrarci su come metterci in campo, piuttosto di come offendere. Nonostante questo devo applaudire i ragazzi perché anche in inferiorità numerica hanno creato la possibilità di vincerla, ma non si possono regalare due giocatori a nessuno. Poi la beffa finale con la rete quasi allo scadere ci ha puniti pesantemente”.
C’e’ piu rabbia o amarezza?
“ Entrambe le cose, quando lavori per raggiungere un obiettivo importante e te lo vedi sfuggire davanti agli occhi in questa maniera è difficile rimanere insensibili. Bisogna farsi forza, non possiamo fare altro e pensare a vincere domenica. Vincere è il miglior modo di rispondere alle difficoltà”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da Gianpaolo Leonardi il 28/03/2017
 

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