“Chiunque venga squalificato per somma di ammonizioni causa proteste, o per falli non di gioco, lo porto a lavorare nella mia azienda". Era stato categorico Mauro Lovisa, presidente del Pordenone, alcune settimane fa. Parlando alla squadra aveva lanciato un monito, quanto mai inusuale verso dei calciatori professionisti. Alla prima occasione è scattata l’iniziativa: Daniel Semenzato, che salterà per squalifica la gara di Reggio Emilia per un cartellino giallo rimediato con il Lumezzane, in mattinata ha fatto visita alla Vitis Rauscedo, realtà di rilevanza mondiale nella produzione delle barbatelle con sede a Rauscedo.
Arrivato nella sede aziendale è stato accompagnato da Lovisa all’interno della struttura, dove Semenzato per l’occasione, ma ammonisce Lovisa “solo per questa volta”, ha trasformato la giornata lavorativa in una spiegazione approfondita del ciclo produttivo del vino. Il giocatore ha quindi scontato la “pena” in maniera più soft di quella prevista, ma ha comunque rispettato i patti ascoltando attentamente, rimanendo oltremodo colpito dalla meticolosità con cui il personale si dedica all’attività vivaistica che vitivinicola. ”Lezione” molto interessante – sottolinea Semenzato -. Mi hanno colpito l’organizzazione e l’estrema precisione: caratteristiche che ha anche la nostra squadra. E il mio pensiero adesso va proprio ai miei compagni e allo staff impegnati a Reggio Emilia: a distanza soffrirò molto, ma spero di esultare per un risultato importante. Forza ragazzi!. Per sfortuna o fortuna di Lovisa, il Pordenone è una tra le squadre meno soggetta ad ammonizioni e squalifiche della Lega Pro. Ora probabilmente lo diventerà ancora meno
Quella di Lovisa non è un'iniziativa sporadica, quindici giorni fa, Paolo Tramezzani, attuale tecnico del Lugano, d'accordo con la società ha imposto alla sua squadra, dopo una pesante sconfitta in campionato, la sveglia alle 6 di mattina, per farsi trovare davanti ai cantieri di un'azienda locale, per entrare insieme agli operai nell'attività produttiva. Gli operai venuti a consocenza dell'iniziativa hanno tapezzato l'ingresso della fabbrica con cartelli " Andate a lavorare", frase che spesso ricorre in momenti negativi di una squadra. Anche per loro, si à trattato solo di una visita di apprendimento, ma Tramezzani ha ribadito che in caso di altre sconfitte la cosa verrà ripetuta con lavoro diretto.

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