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Edizione provinciale di Udine


UDINESE - Delneri: "Pronti allo scontro fisico"

Conferenza stampa anticipata del mister bianconero, in vista del match di domenica a Torino (ore 12.30). “Granata costruiti per altri obbiettivi, ma la nostra squadra ha grandi motivazioni. Belotti? I 22 gol parlano da soli: la nostra, però, è una difesa che fa soffrire gli avversari”. Indisponibili Thereau, Felipe, Fofana e Karnezis

Digerita l’ultima sosta, con sette punti nelle ultime tre gare e un tris di risultati utili consecutivi, l’Udinese cerca di allungare la striscia positiva iniziata con la “magna” Juventus e alimentata con le derelitte Pescara e Palermo. Ma, nel “lunch match” (appuntamento domenica alle 12.30, fischia Ghersini) dell’undecima di ritorno, all’ “Olimpico” di Torino, Danilo e soci incrociano un cliente scomodissimo, soprattutto a domicilio: la formazione granata di Sinisa Mihajlovic.

“La sosta ha restituito poco: chi stava male non è guarito. Thereau, Fofana, Felipe e Karnezis sono sempre fermi, qualcuno tornerà la settimana prossima – aggiorna mister Delneri - stavolta, però, staranno a casa per rimettersi in forma per bene: meglio non anticipare i tempi. La squadra è, comunque, motivata: chi è entrato ha dimostrato solidità, dando risultati. Siamo tranquilli e pronti per fare la gara”

Gli obbiettivi da qui alla fine?
“Migliorare qualche statistica: i gol fatti, quelli subiti, salire in classifica. Non cose a lunga scadenza, ma traguardi domenicali. In ogni gara daremo il massimo e vedremo che cosa sapremo raccogliere”

Zapata torna per la prima volta da un viaggio transoceanico. Problemi?
“Non credo proprio: anzi, avrà sicuramente motivazioni importanti. Ricordiamo che è stato convocato per la prima volta perché ha giocato gare valide a Udine. E’ comunque tornato in ottima condizione, a vent’anni si assorbono con tranquillità anche viaggi più lunghi. Se non capiteranno situazioni particolari da qui a domenica, sarà della gara.”

Senza Thereau, spazio a Perica. Come va il processo di maturazione  del croato?
“Non deve giocare da solo, ha bisogno di un compagno d’avventura. Con il Palermo è andato bene,  perché è stato spesso dentro l’area di rigore. Poi toglie difficoltà a Zapata, è una soluzione giusta”.

Jankto, invece?
“Sta cominciando ad assaporare un calcio importante, quello a livello internazionale: se non avesse entusiasmo sarebbe fuori. Non è uno di quelli che si accontentano, ha voglia di continuare il progetto futuro. E’ in netta crescita: spero mantenga le aspettative. Per lui e per la sua autostima, per le sue fortune personali.”

De Paul è sulla buona strada per diventare un giocatore affidabile.
“Si, sta facendo bene: in un nuovo ruolo, ma adatto a lui. Possiede qualità importanti e margini di miglioramento: deve applicarsi sempre, in funzione della squadra e dei movimenti collegati. Ha pure trovato la via del gol anche se, chi segna, non è poi cosi determinante”

Affrontate un Torino micidiale in casa.
“Una formazione costruita, innanzitutto, per obbiettivi diversi da quelli che sta ottenendo. Ha il capocannoniere del torneo e titolari da nazionale: come concetto sarebbe una sfida impari ma, proprio per questo, fortemente motivazionale. Prevedo un gara difficile, tanto sul piano fisico che su quello tecnico.”

Come arginare Belotti?
“Per lui parlano i numeri. Quando hai un giocatore da 22 gol, di sicuro puoi raggiungere obbiettivi importanti. E, comunque, non c’è solo lui. Noi, però, abbiamo una difesa che concede poco e subisce, con meno tiri concessi agli avversari, qualche gol in più rispetto a quello che gli altri producono. Siamo terzi o quarti quanto a tiri subiti: come reparto facciamo faticare gli altri, se  vogliono tirarci in porta devono soffrire.”

Mancano nove gare: possibili variazioni ed esperimenti sul piano tattico?
”Fino a quando allenerò a Udine, la difesa sarà sempre a quattro. Non sono favorevole a grandi mutamenti strutturali o di base: perché i cambiamenti repentini portano grandi difficoltà. E se la fantasia può andare bene davanti, dietro bisogna difendere bene: soprattutto quando hai la palla nei piedi”

I singoli, invece?
“Ho una squadra particolarmente fisica e non intendo cambiarla. Se poi avremo le possibilità, non negheremo la chance a chi se le merita. Per tutti i giocatori importante è farsi trovare pronti. Rimane, però, sempre il fatto che dobbiamo lavorare per ottenere risultati.”

Roberto Zanitti

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 31/03/2017
 

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