PRIMA - Riecco il Tarvisio. Peccato per Felaco, giovani avanti tutta
Il presidente Fabrizio Michelotti assapora il ritorno nella categoria più prestigiosa dopo oltre 30 stagioni di assenza. Gruppo confermato, Princi al timone, con l'obiettivo di ottenere la salvezza e di costruire un ulteriore salto di qualità fidando in particolare sui ragazzi provenienti dal proprio vivaio
Scalda i motori il Carnico e deve farlo a maggior ragione il Tarvisio, ritornato dopo 30 e passa anni in Prima categoria. La matricola ha cominciato la preparazione da quasi tre settimane, disputando alcune amichevoli, l'ultima con la Moggese: non c'è tempo da perdere, quindi. Certo, il gruppo sempre guidato dal condottiero Luciano Princi è granitico e collaudato, oltre che motivato e reduce dalla splendida cavalcata promozione.
Ma, indubbiamente, qualche brivido che accomuna i tarvisiani alle altre matricole vivacizza la vigilia del debutto stagionale: sabato 22 toccherà alla Coppa, ospitando il Fusca, domenica 30 aprile sarà la volta del campionato, con la trasferta a Gemona, sul terreno del Castello, prima di ricevere la visita di Villa e Campagnola. Come battesimo del fuoco, proprio niente male!
Il presidente del club dei quattro colori (giallorosso e biancazzurro), Fabrizio Michelotti, non nasconde l'orgoglio per il ritorno ai vertici del Carnico, ma anche la prudenza di chi deve ancora toccare con mano la nuova dimensione: "L'obiettivo che ci siamo dati è quello di conquistare la permanenza nella categoria, per poter crescere e, magari, nelle stagioni successive, provare a puntare a qualcosa di maggiormente impegnativo. Per via della collocazione geografica, non è semplicissimo pescare giocatori fuori dalla nostra zona, per cui continueremo ad affidarci in via prioritaria ai ragazzi del nostro settore giovanile, alcuni dei quali, a cominciare da Francesco Moschitz, sono stati promossi nella formazione seniores. Il gruppo è sostanzialmente confermato, pesa la partenza dell'attaccante Alessio Felaco, una delle punte di diamante della squadra: il suo trasferimento destinazione Cavazzo ci ha amareggiato e, insieme, reso felici per il ragazzo che così avrà la possibilità di compiere esperienze importanti e che, magari, in futuro, tornerà qui ancora più forte e completo. A questo punto non possiamo far altro che aspettare che il responso del terreno di gioco ci dica a che punto siamo".
Il Tarvisio sulle orme del Malborghetto dei tempi gloriosi? Magari non subito, ma un domani chissà...
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