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Edizione provinciale di Udine


UDINESE - Delneri: "Il Napoli? Come gioco, sono i primi"

Domani sera al “San Paolo” (ore 20.45, arbitra Massa), sfida quasi proibitiva per i bianconeri, in serie positiva da cinque giornate. Il mister: “Loro hanno velocità e talento, tutto per essere grandi. Ma si parte sempre da 0 – 0 e in 11 contro 11…Zapata ? Pensi solo alla sua squadra” Sul prossimo campionato a Natale: “Non sono d’accordo, la nostra è una cultura diversa da quella degli altri paesi.” Assenti Fofana e Samir, sulla fascia sinistra da scegliere uno tra Felipe, Gabriel Silva e Ali Adnan


Accampata all’undicesimo posto, a quattro punti dalla decima (che non è, ovviamente, la Champions alzata del Real Madrid nel 2014, ma la piazza occupata dal Torino), l’Udinese prova ad individuare nuovi orizzonti. La squadra non sembra appagata e, dopo cinque giornate positivissime (11 punti), cercherà quindi di ritagliarsi una fetta di gloria pure a Napoli. La vittoria dei friulani è ovviamente quotata pochino – di fronte ci sarà l’attacco più prolifico del campionato, con 72 reti realizzate - ma la forza della distensione e la voglia di mettersi in mostra al glorioso “San Paolo” potrebbero anche generare qualcosa di inatteso. Si gioca domani sera (ore 20,45, arbitra Massa) e, nella lista dei partenti alla volta del capoluogo partenopeo, con figurano nè Fofana, nè Samir, entrambi azzoppati e al capolinea stagionale.

“Le partite sulla carta sono tutte complicate e, se non stiamo attenti, lo diventano pure sul campo – spiega mister Delneri – sarà, credo, una gara da interpretare come all’andata: magari con più attenzione riguardo a situazioni importanti che loro sono sempre in grado di creare. Il Napoli è una squadra che esprime un calcio veloce, tecnico, di precisione, ha tutti gli ingredienti essere una grande. Attaccano gli spazi con palla e senza, nel modo di interpretare il calcio sono completi”

Insigne sembra essere, al momento, il pericolo numero uno.
“Non solo lui. Possiamo citare Callejon, Mertens, Hamsik, Jorginho: gente con grandi qualità. E se sta fuori uno come Milik…Sotto il profilo tecnico sono invidiabili, ce ne sono pochi in grado di esprimersi con velocità e talento. Con i nostri limiti faremo la gara, mettendo sul campo grande energia. Si parte sempre da 0 – 0 e in 11 contro 11…”

Non avendo nulla da perdere, è l’Udinese ad avere meno pressione…
“Non è vero, Se perdi, perdi punti…Comunque bisognerà fare quello che sappiamo e non solo pensare a confondere le idee degli altri”

L’assenza di Fofana è stata metabolizzata. Quella di Samir, invece, si annuncia pesante.
“Samir non c’era neanche all’andata mentre Wague, che giocò, adesso è andato via. Ma altri sono cresciuti e quello che più conta sono migliorati i reparti. E poi abbiamo tenuto bene quel Napoli: non abbiamo mica perso 7 - 0, ma combattendo per vincere e sbagliando qualcosa. Il Napoli, inoltre, arrivava dopo soltanto un mese di lavoro, le conoscenze personali e collettive erano ben lontane da quelle attuali. Tornando alla domanda, Samir sta certamente disputando un campionato importante ma, chi giocherà al suo posto farà il proprio dovere. Il Napoli stimola e, chiunque sarà scelto, vorrà fare il bene dell’Udinese.”

Indizi sulle generalità del sostituto?
“Tre sono i papabili. Certo, se Felipe fosse stato fisicamente a posto avrebbe giocato lui, ma è un mese che non si allena bene. Ora la scelta potrebbe essere tra Gabriel Silva e Ali Adnan.“

I due centrali?
“Abbiamo cinque scelte. Heurtaux è un altro di qualità e, se sarà chiamato in causa, darà il suo apporto. Di sicuro non può fare il terzino: se manca qualcuno giocherà, in ogni caso valuteremo la soluzione. Ma quello che contano sono i movimenti di reparto”

Prevedibile una sfida tra moduli a specchio?
“Il 4 - 3 – 3, in verità, lo fanno in pochi. E durante la gara le situazioni tattiche tendono a modificarsi. Loro, comunque, difendono bene come mentalità, personale e di squadra. Hanno tutto quello che una squadra può avere: come gioco, li ritengo la prima forza del campionato, come classifica la seconda. Forse…”

E’ preferibile affrontare Mertens o Milik?
“Milik non è certo lento ma rinunciare al belga, autore di 20 reti, è dura. Saranno anche brevilinei, però pure dotati di capacità tecniche. E portano sempre la palla in avanti, verso la porta avversaria. Rischiano poco, solo se calano fisicamente o se sono avanti di due o tre reti”

Per Zapata sarà un sabato speciale.
“Quello che lui pensa del Napoli non mi interessa. Duvan deve pensare soltanto all’Udinese, e non a se stesso. Dovrà continuare a lavorare cosi, come sta facendo ora.”

La salvezza è in cassaforte. Esiste il rammarico per non poter “coccolare” qualche obbiettivo più ambizioso?
“I tempi per maturare sono quelli. Nel frattempo abbiamo cambiato ruolo a De Paul, Jankto e Samir sono cresciuti, si sono adattati e hanno faticato, pedalato. Abbiamo trovato Hallfredsson per strada, Kums ha avuti dei problemi. Qualche punto in più potevamo portarlo a casa, ma i progressi dei singoli confermano che le scelte della società si sono rivelate di una bontà assoluta”

Jankto pare interessare proprio a Sarri…
“Diciamo che, per arrivare al livello di un Hamsik, deve lavorare ancora molto, mantenere l’equilibrio giusto e prendere ad esempio i colleghi che sono già arrivati ad alti livelli. I 21 anni sono dalla sua: e il calcio è il suo futuro”

A proposito: la stagione 2017/2018 prevede turni a Natale e a Capodanno…
“Credo che la nostra cultura sia diversa da quelle degli altri paesi. E io, il Natale, sono abituato a trascorrerlo a casa. Lì, forse, siamo un pò mancati…”

Roberto Zanitti

 

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 14/04/2017
 

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