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Edizione provinciale di Gorizia


IL PERSONAGGIO - La promessa di Contento: non è finita qui

Il portierone dell'Ufm premiato per il suo attaccamento alla maglia azzurra. "Questo campionato ha un valore morale importante. I ragazzi mi hanno regalato entusiasmo e così ho affrontato la Terza categoria con determinazione e superando la nostalgia iniziale per tornei di livello superiore. Ora dobbiamo continua la scalata..."

Si tiene stretta la targa ricevuta nel pre partita dalla dirigenza monfalconese quale riconoscimento a fedeltà e abnegazione ai colori dell’Ufm. Michele Contento non è solo il portiere dei biancazzurri, è il simbolo di questa squadra ripartita da zero e otto mesi dopo trionfante davanti a tutti in campionato.

Michele, sei un mito qui a Monfalcone, hai vinto tanti campionati, qual è stato il più bello?
Ogni campionato ha il suo valore, il suo perché, questo è quello vinto nella categoria più bassa della mia carriera, però ha un valore morale importante. Visti i problemi estivi e le vicissitudini portare a casa questo risultato per allontanarci da queste categorie è stato fondamentale e quindi in questo momento più degli altri e me lo godo”.

Come ha vissuto questo campionato?
All’inizio, non mi nascondo, ho avuto un po’ di nostalgia ripensando a partite e campi più importanti, belli ma alla fine il mio pensiero va nella direzione che il gioco del calcio dalla Terza alla serie A è sempre quello, ventidue giocatori, un pallone, gli stimoli di vincere contro qualsiasi avversario. E così mi sono incanalato in questa strada assieme a questo gruppo di ragazzini che con il loro entusiasmo, ricordiamo che giocavano quasi tutti negli Allievi lo scorso anno, e la loro autostima hanno aiutato anche me ad affrontare questo campionato con la giusta determinazione e con la volontà di vincerlo il prima possibile e così è stato”.

Difatti fra le altre cose sei rimasto anche per far da chioccia a questi ragazzini.
Sì, la richiesta della società nei miei confronti non era soltanto tecnica poiché con la squadra che abbiamo il portiere avrebbe potuto essere anche un ragazzino giovane. Ne abbiamo parlato assieme e con l’obiettivo di ripartire con me per, a detta della società, essere un simbolo per i tanti anni trascorsi a Monfalcone e anche per il mio desiderio di trasmettere qualcosa ai giovani visto che gli anni rimasti per giocare si accorciano e perciò ho accettato di contribuire ad aiutare questi giovani”.

Però per arrivare al centenario della società il più in alto possibile in categoria, devi giocare ancora.
Certo, alla prima proposta della società ho detto ok, se rimango partendo dalla Terza, scherzando ma non troppo con Roberto Visintin, mi tenete fino ai 40 anni calcolando che se siamo bravi e puntuali negli appuntamenti nei campionati potrei abbandonare l’attività in Promozione/Eccellenza e sarebbe la perfetta chiusura del cerchio, una conclusione spettacolare in crescendo”.

Claudio Mariani


@RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 22/04/2017
 

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