L’Udinese si getta alle spalle lo spiacevole intermezzo di Napoli, ritorna a vincere con due stoccatori “alternativi”, avvicina il decimo posto (la Samp è ora a sole due lunghezze) e, nonostante l’assenza di traguardi particolarmente gratificanti, conferma di non avere assolutamente mollato la presa. Dopo un primo tempo ben gestito, un rigore fallito e altre chance non concretizzate, la formazione di Delneri piega il Cagliari con due lampi. Prima il subentrato Perica (quinto sigillo del torneo, per il croato, sempre più idolo della curva) e poi l’ottimo Angella (alla prima soddisfazione personale), nel giro di tre minuti, spostano una gara che, con il susseguirsi degli eventi, sembra definitivamente in controllo. Almeno fino ai minuti conclusivi, quando i sardi accorciano e poi sfiorano il pareggio. Ma è solo spavento e i tre punti restano (giustamente) in Friuli.

Non c’è tempo per i preliminari: nel giro di sei minuti, infatti,  l’Udinese giunge per tre volte al tiro, ma Badu, Zapata e De Paul trovano sulla propria strada un Rafael particolarmente reattivo. Al 16’ De Paul prova a sorprendere il portiere rossoblu su punizione: la mira è leggermente alta. Devono trascorrere 25 minuti prima che il Cagliari si faccia vivo nella giurisdizione di Karnezis: l’ex Isla serve Joao Pedro che di testa, in tuffo, sfiora il palo. Alla mezzora ghiotta opportunità friulana: Barella frana su Widmer in area e Marini non può esimersi dal concedere il rigore. Che Thereau si però fa deviare dall’ottimo Rafael. Sulla ribattuta, piuttosto maldestro è il gesto tecnico (?) di Hallfredsson, sbucato da non si sa dove e capace di spedire la sfera in curva. E prima del the caldo, un destro a colpo quasi sicuro di De Paul su infrange su Murru.

La ripresa non regala niente di eclatante sino al minuto 25’. Quando Perica, entrato nell’arena da soli 240 secondi - al posto di un opaco Thereau - riceve una palla al limite dell’area e sgancia un missile che buca Rafael. Esultanza incontenibile per il 18 originario di Zara che ha pure il tempo di concedersi un…selfie con alcuni amici in tribuna. Per il raddoppio sono necessari soltanto tre giri di lancette: Angella, in licenza offensiva, recupera una palla danzante nel cuore dell’area e, di sinistro, infila l’angolino. Alla mezzora, poi, Perica lanciato da Kums (subentrato a Badu), svernicia il palo. Il Cagliari rischia il ko tecnico ma al 41’ Boriello, servito da un cross al bacio di Isla, sale in cielo e firma il gol stagionale numero sedici. Al 43’ Farias, leggermente defilato, scarica invece un destro sul corpo di Karnezis. Il finale rischia di tramutarsi in una tragedia…greca: lo stesso portiere, infatti – corre il primo minuto di recupero - esce clamorosamente a vuoto, innescando una situazione ai limiti dell’imbarazzo. Risolta da un salvataggio miracoloso di Danilo che, accampato sulla linea, restituisce al mittente la conclusione di Salamon.

UDINESE – CAGLIARI   2 - 1
Gol:  25st Perica, 28st Angella, 41st Borriello

UDINESE: Karnezis, Widmer, Danilo, Angella, Felipe, Badu (14st Kums), Hallfredsson, Jankto (45st Gabriel Silva), De Paul, Zapata, Thereau (21st Perica). Allenatore: Delneri. A disposizione: Scuffet, Perisan, Ali Adnan, Heurtaux, Lucas Evangelista, Balic, Matos, Ewandro.

CAGLIARI: Rafael, Isla, Salamon, Bruno Alves, Murru, Barella (31st Faragò), Tachtsidis, Deiola (35st Padoin), Joao Pedro (23st Farias), Sau, Borriello. Allenatore: Rastelli. A disposizione: Crosta, Vasconcelos, Miangue, Pisacane, Capuano, Di Gennaro, Biancu, Kwang Song Han.

ARBITRO: Marino di Roma I. Assistenti: Taso e Lanotte. Quarto uomo: Cariolato. Addizionali: Tagliavento e Pezzuto.

AMMONITI: Felipe, Barella

NOTE: Cielo coperto, terreno in buone condizioni, spettatori 16.623 (10.774 abbonati + 5849 paganti). Angoli: 6 - 2 per l’Udinese. Recupero: 0’ + 3’

Roberto Zanitti

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