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Edizione provinciale di Pordenone


TERZA A - Meneghin: "Sacile merita altre categorie"

Parla il tecnico liventino che ha conquistato la promozione in Seconda categoria.Decima promozione del club biancorosso dal dopoguerra ad oggi

La venticinquesima giornata del girone A di Terza Categoria ha sancito, con una giornate d’anticipo, la matematica promozione della Nuova Sacilese, dominatrice di questo campionato: 55 punti in 23 partite, due sole sconfitte, miglior attacco (71), miglior differenza reti (48). Numeri che la dicono lunga sul campionato condotto dai giocatori allenati da mister Ezio Meneghin. Arrivato a dicembre per sostituire Gianluigi Zanusso, il tecnico di Vittorio Veneto ha messo a disposizione la sua notevole esperienza (ha allenato in passato Belluno, Conegliano, Nervesa e Calalzo) raggiungendo l’obiettivo dichiarato.
La ristrutturata società biancorossa, rinata dopo le turbolenze della scorsa stagione, ha subito dato un segnale con la prima scalata, ma come tutte le vittorie è stata raggiunta con quelle dose di sacrificio che accomuna tutte le imprese: “Vincere a qualsiasi latitudine non è mai scontato . esordisce Meneghin – soprattutto quando hai un blasone alle spalle che carica qualsiasi avversario. Sono contento perché siamo migliorati parecchio nei nostri punti deboli, sfruttando tutte le nostre potenzialità. Voglio elogiare i ragazzi, per la loro disponibilità e la società per avermi permesso di allenarli. Sacile ha una storia importante alle spalle, ma anche le idee chiare per il futuro e queste mi hanno convinto a scendere in Terza categoria. Un campionato nel quale non mi ero mai cimentato”.

In che cosa la sua Sacilese è migliorata durante il cammino?
“ C’era da sistemare qualcosa in difesa: avevamo subito qualche gol di troppo. Ci siamo dedicati alla cura dei movimenti e nel girone di ritorno siamo nettamente migliorati subendo soltanto 6 reti. Mentre siamo sempre stati letali in avanti”.

Quali sono stati gli ostacoli più difficili da superare?
" Devo ammettere che avevo visto giocare lo Spilimbergo durante il nostro turno di riposo e mi aveva lasciato un ottima impressione. Poi nella gara contro di noi non c'è stata partita. Il Cicconicco è stata quella squadra capace di crarci qualche grattacapo, costringendoci al pareggio".

Lei è uno che è abituato a vincere? 
“Sono alla terza promozione. In precedenza avevo vinto con Calalzo e Belluno, portandole entrambe dalla Prima categoria in Promozione. Le assicuro comunque che ultima è sempre la più bella”.

Che impressione ha tratto dalla sua prima esperienza in Friuli?
“Positiva: c’e’ voglia di calcio e c’e’ organizazzione. Poi devo ammettere che essere alla guida di una squadra come la Sacilese ti agevola molto l’impatto. Qui si è respirato calcio ad alti livelli e anche i giocatori provengono da categorie superiori, anche se molti dei ragazzi in rosa erano giovani o provenienti da annate passate a guardare”.

Lei rimarrà alla guida della squadra anche per la prossima stagione?
“L’orientamento comune è di proseguire assieme e personalmente sarei fiero di vestire nuovamente questi colori”.

Obiettivi futuri?
“La società è ambiziosa, ha voglia di risalire quanto prima in categorie importanti. Ho sposato la loro causa per una visione a lungo termine con l'intento di scalare le tappe nel più breve tempo possibile. Non sarà una passeggiata, ma dal presidente Lisetto a tutto lo staff dirigenziale esiste la volontà di riportare Sacile in alto”.

La Nuova Sacilese, pronta a festeggiare tra qualche anno il proprio centenario è arrivata alla sua decima promozione dal dopoguerra ad oggi. In precedenza c’era riuscita nelle stagioni: 1950/1951, 1952/1953, 1958/1959, 1961/1962, 1971/1972, 1979/1980, 1987/1988, 2002/2003, 2008/2009.

Gianpaolo Leonardi

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 26/04/2017
 

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