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Edizione provinciale di Udine


COPPA FIGC - La vendetta del Deportivo. Chiarandini entra e segna

Vittoria a Pasian di Prato per la squadra di Barile, che proprio contro l'Orlanda aveva perso la finale dello scorso anno. L'allenatore del Santamaria vive un momento felice anche nei panni di attaccante. I padroni di casa masticano amaro per due espulsioni giudicate poco coerenti con il clima del match


La prima parte della vendetta è compiuta. Lo scorso anno il Deportivo dovette inchinarsi in finale alle prodezze di Mansutti e all'Orlanda. Quest'oggi si gioca l'andata dei quarti di finale e l'eroe di Coppa non gioca causa infortunio sul lavoro. E il superDepo vince con lo stesso risultato della finale dello scorso anno. A parti invertite. Questa volta a gioire infatti è il Deportivo che pone una seria candidatura alla sua presenza nelle semifinali. 2-1 in trasferta e Orlanda ridotta in 9 uomini nel convulso finale.
Fra sette giorni sarà sufficiente non perdere per superare il turno. Il Deportivo si presenta a Pasian di Prato deciso a riscattare un campionato abbastanza deludente. La Coppa e l'Orlanda gli stimoli ideali. Assente Marchina, Barile lascia inizialmente in panchina Chiarandini e affida l'attacco al solito Romanelli, supportato sulle fasce da Laurencigh e Vidussi. L'Orlanda si presenta all'appuntamento con diverse defezioni e un 3-4-3 mascherato. Davanti Giordano e Del Degan sono supportati dagli inserimenti di Stegnaja, nell'insolita posizione di mezz'ala di centrocampo. L'inizio di gara è favorevole agli ospiti anche se non si segnalano grandi occasioni. Fra i più pericolosi Bruno che spaventa Marcuzzi in due circostanze. Amodio replica per l'Orlanda con un sinistro improvviso che scheggia il palo. Sull'altro lato uscita coraggiosa di Marcuzzi che ferma Romanelli lanciato a rete. L'equilibrio della prima frazione di gara viene spezzato dal sinistro di Romanelli su punizione. Finta di Omar Rossi e sinistro chirurgico del bomber rossoblù che trafigge Marcuzzi, sfruttando un errore di piazzamento della barriera. Il colpo sembra poter essere ferale per un Pasian di Prato senza alternative in panchina. Ed invece uno dei tanti inserimenti di Morelli viene premiato. Già pericoloso in diverse circostanze, ma sempre molto impreciso, il centrocampista di casa sfrutta lo scambio stretto Del Degan-Amodio, controlla e trafigge con un sinistro preciso Paier. Pareggio che va bene all'Orlanda e sembra poter andar bene anche agli ospiti, calati di intensità.
Mister Barile non ci sta e inserisce Chiarandini per dare la scossa. Scelta subito premiata. L'attaccante ospite, neopromosso in Promozione da allenatore con il suo Santamaria, tocca un pallone e lo insacca in rete. La partita si sta trascinando stancamente al termine quando un lampo di Chiarandini la illumina. Sponda di Romanelli e sinistro a mezza altezza di Chiarandini che batte un incolpevole Marcuzzi. Nel finale l'Orlanda si innervosisce e il direttore di gara, fin lì poco incisivo, decide di diventare protagonista. Mancano pochi minuti e l'Orlanda deve battere una punizione dalla propria metà campo. Lius Della Pietà si dilunga nelle proteste. L'arbitro estrae il secondo giallo e lo caccia. Interviene Martincigh che si rivolge all'arbitro e viene cacciato a sua volta. Nel giro di pochi secondi l'Orlanda perde due uomini e si ritrova con altre due pedine in meno in vista del ritorno. Un finale non coerente con la gestione dei cartellini del match e con la scarsa animosità dei 22 in campo. I soli 2 minuti di recupero servono solo ad alimentare le proteste dei padroni di casa. "Abbiamo effettuato 5 cambi – segnala Vittorio intervistato nel finale –, ma il recupero è stato di due minuti. Non sarebbe cambiato nulla ma non è stato corretto, soprattutto con le tante iterruzioni del secondo tempo. Era impossibile dialogare con il direttore di gara. Le due espulsioni ne sono un esempio. Cristiano (Martincigh) ha solo detto all'arbitro che con quell'espulsione ci stava rovinando la partita. Ed è stato cacciato. Non so spiegarmelo. Alle volte bisognerebbe essere tutti un po' più tolleranti e comprensivi. In ogni caso sabato dovremo fare un'impresa. E la prima sarà riuscire a essere in undici".
Epilogo amaro per l'Orlanda, che è costretta a fare la conta dei sopravvissuti e si affida alla speranza in vista del ritorno. Festeggia il Deportivo che si avvicina sensibilmente al passaggio del turno e si gode il chiosco locale.

Max Galati


@RIPRODUZIONE RISERVATA


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  Scritto da La Redazione il 29/04/2017
 

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