Ancora retrocessione per la Sangiorgina, la seconda di fila, con lo storico club biancocremise che si ritroverà in Seconda categoria. Eppure il presidente Michele Venturini incassa il colpo nel modo giusto, con classe, sportività e misura: "Ringrazio il mister e la squadra perché ce l'hanno veramente messa tutta per arrivare pronti alla partita decisiva e perchè oggi in campo hanno lottato dal primo all'ultimo secondo. E ringrazio anche i tanti tifosi che sono arrivati a Teor per sostenerci. La partita? Ancora una volta abbiamo subito il solito gol su azione da palla inattiva: è stato Cargnelutti di testa, sugli sviluppi di un corner, a segnare l'1-0 in mischia. Noi abbiamo attaccato e tentato in tutti i modi almeno di pareggiare, almeno di portare il play-out ai supplementari, ma ci è mancato il gol, la concretezza e un pizzico di fortuna in fase conclusiva. Specie in avvio di ripresa ci siamo andati vicinissimi, con Flebus che ha compiuto un grande intervento su conclusione da distanza ravvicinata; abbiamo inoltre colpito un palo... Questo è il calcio, questo è lo sport, abbiamo cercato di giocare a calcio, non era facile riuscirci quest'oggi, vuoi per la posta in palio, vuoi contro una formazione smaliziata, esperta e tosta come il Teor".

Venturini guarda al futuro: "Ritrovare la Sangiorgina in Seconda categoria impressiona. Vorra dire che ripartiremo, che punteremo subito a risalire. Il momento è difficile, ma non va neppure drammatizzato. Questo è stato un campionato strano, alla fine stregato, ma nel quale abbiamo anche costruito qualcosa di buono e che si rivelerà utile". 

Sospira di sollievo, invece, il Teor, il Teor dei tanti ex, il Teor ora di Cudin, ma sempre anche di Davì. I play-out sono fatti cosi: c'è chi esulta, c'è chi si dispera, aspettando il prossimo campionato per prendersi la rivincita. (alma)

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