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Edizione provinciale di Pordenone


IL TECNICO - Muzzin: "Con il Brian è stata faticosa, ma fantastica"

L’ex tecnico della compagine di Precenicco ha lasciato la guida tecnica per problemi di distanza

Ci sono momenti fatali, attimi che diventano infiniti e segnano per sempre il destino. Sono gli istanti in cui la storia si fa grande. Sono quei giorni che non dimenticherai mai. E quei frammenti di tempo, oggi, li conservi gelosamente perché ti aiutano ad interpretare il presente. Quegli istanti che Massimo Muzzin non dimenticherà mai, in quel pomeriggio di Torre che ha sancito la promozione in Eccellenza del suo Brian, a quella formazione a cui è rimasto legato nonostante le pressioni a volte lo schiacciassero o lo arroventassero come un ferro bollente. Dopo due anni e mezzo di battaglie, il condottiero bianceceleste ha salutato tutti: “Quella vissuta al Brian è stata un’esperienza bellissima. Sofferta, combattuta, ma comunque bellissima. Ringrazio le famiglie Chiandotto, Roma e Baccichetto per l’opportunità e per la fiducia. Non sono sempre sempre state rose e fiori, ma anche le spine aiutano a crescere. Ringrazio lo staff da Stefano Quaia a Massimo Turrin e Gigi Tonin, per avermi supportato e il direttore sportivo Fabio Berti per il grande lavoro dietro le quinte e naturalmente tutti i giocatori. Lascio per motivi legati alla distanza dal mio nuovo luogo di lavoro, con la consapevolezza di aver centrato un obiettivo storico per questo club e aver dato tutta la mia esperienza e le mie capacità per arrivare in alto.”
Addio sofferto? 
“Ogni addio lascia il segno. Ho la fortuna di lasciare avendo centrato l’obiettivo e questo mi permette di viverlo serenamente. A ogni latitudine è difficile vincere, con l’aiuto di tutti i collaboratori e i giocatori ci sono riuscito in un ambiente caldo e ambizioso come Precenicco. Le assicuro che vincere a Precenicco vale doppio. Però nella vita a volte alcuni aspetti personali, prendono il sopravvento sulla passione e sul desiderio di continuare. Ho ponderato le cose con calma valutando tutti gli aspetti prendendo la mia decisione”.
Ormai è un tecnico affermato, due campionati vinti e un ricco bagaglio di esperienza, con il Brian ha vinto 39 gare delle 70 disputate, certezza di successo?
“Le considerazioni sui numeri le lascio ai fatti. Sono sempre stato pronto a mettermi in discussione cercando di dare del mio meglio. Le esperienza passate mi hanno forgiato e anche la vittoria a Brian è stata una tappa important. So perfettamente che il mondo spesso è infarcito di altre considerazioni, tante delle quali frutto di aspetti estranei ai valori tecnici e per questo rimango con il mio profilo, conscio del percorso fatto”.
Dove la vedremo nella prossima stagione?
“Mi auguro di avere la possibilità di continuare ad allenare in un club che mi permetta di sposare un percorso con idee importanti dove si possa lavorare con ambizione. Per ora ci sono delle voci, ma nulla di concreto”.
Si era vociferato di un possibile approdo al Tamai, cosa c’e’ di vero?
“Voci, solo voci. Al momento non esiste un contatto vero e proprio. Sono legato al Tamai per avere trascorso un periodo meraviglioso come tecnico della Juniores e secondo di Ermanno Tomei. Ma il passato è passato. Oggi la realtà è diversa, anche se il Tamai rappresenterebbe per me un punto di arrivo molto suggestivo”.

Gianpaolo Leonardi

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 25/05/2017
 

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