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Edizione provinciale di Udine


LA RINASCITA - Colloredo in Prima: siamo piccoli, ma cresceremo

Dopo 14 anni, la società collinare ritorna in alto. Con uno sponsor affezionatissimo (Digas), che dura da 32 stagioni! E pensare che, nell’estate 2012, era incombente il rischio scomparsa. Poi, un dirigente e un… giornalista la salvarono. Il presidente Bertoia: “Grande gruppo, grande mister. E il prossimo sarà un campionato super”. Bomber Vidoni: “A Pagnacco, davanti alla mamma, il mio gol più bello”

Quattordici: le stagioni trascorse dall’ultima avventura in Prima. Cinque: gli anni della rinascita (accadde nell’estate 2012, protagonisti lo storico dirigente Aldo Miotti e un certo Simone Fornasiere, all’epoca ds ed ora apprezzato giornalista: i due, rastrellando un gruppo di giocatori “svalutati”, agevolarono la faticosa ripartenza dalla Terza). Trenta: i gol realizzati da bomber Vidoni. Trentadue: le annate di affezione del main sponsor locale, la Digas. Esistesse un’ ipotetica ruota della fortuna, a Colloredo Montalbano (dove hanno appena terminato i festeggiamenti per l’ascesa in Prima Categoria) sarebbero questi i numeri sui quali puntare: e il successo pioverebbe automatico.

“L’obbiettivo era quello di piazzarci almeno tra le prime cinque, per disputare i play off – ammette David Bertoia, all’ “esordio” da presidente dopo un biennio dirigenziale – nella fase finale (4 punti nelle ultime cinque gare, ndr) abbiamo rischiato un po’ scivolando in classifica ma, alla fine, siamo riusciti a dare le zampate decisive.”

Ovviamente, è la vittoria del gruppo.
“Di un grande gruppo. Che, nei momenti di difficoltà, e ce ne sono stati diversi, non ha mai perso la bussola. Anche grazie alle capacità, non solo tecniche e tattiche, di un bravissimo allenatore”

Par di capire che Castenetto è confermato.
“Se è per questo, lo era già a febbraio. Il mister è stato il nostro jolly: ha gestito lo spogliatoio alla perfezione. Se serviva strigliare la squadra, lo ha fatto. Cosi come quando era giusto,  invece, ha usato paroline dolci”

Adesso bisogna conservare la categoria.
“Siamo una piccola realtà, ma faremo ogni sforzo per mantenerla. Per questo stiamo già lavorando allo scopo di rinforzare l’organico. Se rimane Vidoni, ed è quello che ci auguriamo, serviranno addizioni a centrocampo e in difesa. Oltre ad un portiere affidabile (praticamente già firmato Simon Biasinutto, proveniente dal Riviera, ndr) destinato a sostituire il partente Driussi. Si sappia comunque che, sul piano economico, qui non si fanno follie…”

Salvo ribaltoni, sarà un torneo intrigante, il prossimo.
“Anche per questo, sarebbe stato davvero un peccato non salire. Nel nostro girone assisteremo ad un sacco di derby (Buiese, Riviera, Fagagna o Rive d’Arcano, ndr) e, con qualche società, abbiamo già parlato per anticipare il più possibile le gare al sabato. Per una maggiore visibilità e perché, pure il chiosco, rappresenta una fonte importante di entrate. Anche se noi vantiamo uno sponsor eccezionale”

Da trentadue anni al vostro fianco, un caso più unico che raro di fedeltà.
“Ringrazieremo sempre la Digas e il dottor Paolo De Luca: un partner a fianco del quale siamo orgogliosi di camminare. Soprattutto ora che le difficoltà sono destinate ad aumentare.”

VADO AL…MASSIMO  - Si vince e si perde assieme, d’accordo. Ma un bomber che va a bersaglio 30 volte (sulle 49 complessive della stagione regolare, più una rete firmata ai play - off) rappresenta di sicuro una robusta polizza: qualunque meta tu desideri raggiungere.

“Ho fatto soltanto quello che potevo - si schermisce Massimo Vidoni anche se 30 sono il…massimo in carriera. Il più bello? Ne ricordo volentieri uno realizzato a Pagnacco: perchè c’era mia mamma Laura in tribuna. Veniva da un brutto periodo e mi ha fatto piacere dedicarglielo”

L’anno prossimo?
“Il salto di categoria è impegnativo, servirà essere attrezzati. Se resto? A Colloredo si sta bene, è probabile. Ne parleremo, comunque…

Roberto Zanitti

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 26/05/2017
 

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