CASSACCO - Stanchezza? Tanta. Trasloco? Chissà...
I rossoblù al bivio dopo un'annata meno pirotecnica del solito. Dino Mansutti deve ricaricare le pile. L'ipotesi Tavagnacco non è semplice...
La stagione è finita, l'ennesima stagione. E pensare a quella successiva non è facile: cercasi motivazioni ed energie, dunque, al Cassacco, dove l'ambiente è placidamente dimesso, fin troppo, in assenza di prospettive precise. Dino Mansutti non nasconde il suo stato d'animo: "Gli anni passano, la stanchezza si fa sentire... Ci vorrebbe una scossa".
Scossa? Dirigenti nuovi, compagni d'avventura trascinanti, magari il ventilato trasloco a Tavagnacco, cittadina che ha perso il calcio maschile. Ma un cambio del genere non si può fare su due piedi, a meno di non accendere il turbo per rispettare intanto la scadenza federale di metà giugno.
Quindi, al momento, il Cassacco è caduto in una specie di letargo primaverile. Mister Moreale? E' stato confermato, ma pure il tecnico nicchia. I giocatori? Il blocco è disponibile e in attesa di novità. Bassi-gol? Potrebbe anche restare, bisogna parlarsi però.
Tutto riconduce come sempre al grande Dino Mansutti, che per ora tiene a riposo il vocione e l'entusiasmo, dirottati in questi giorni sul Giro d'Italia di ciclismo e, in particolare, su Vincenzone Nibali, oppure sul Carraro 23 cavalli da vigneto che fa le bizze.
Prendiamoci un caffè bello forte, allora. (alma)