IL PERSONAGGIO - Gressani come... Bob Dylan
Il Comune di Tavagnacco gli aveva assegnato un premio alla carriera (per i 52 anni consecutivi di calcio), ma il popolare Gigi non si è presentato all’appuntamento. “Nessuno mi aveva avvisato...”
Ne ha combinata un’altra delle sue. Premiato dal Comune di Tavagnacco con la motivazione “Una vita per lo sport”, Gigi Gressani – 77 anni il 26 giugno prossimo - dirigente della locale società di calcio femminile, non si è infatti presentato all’appuntamento. Invano lo hanno atteso, alla sala comunale “Feruglio”, le autorità politiche locali, la commissione deputata alla scelta dei più meritevoli, il direttore sportivo Pravisani (che si è premurato di ritirare la targa), il “signor Megavision” Bonanni e le giocatrici Ferroli e Clelland (omaggiata con un mazzo di fiori, per il titolo di capocannoniera dell’ultimo campionato di serie A, in virtù delle 23 reti realizzate). Al termine di frenetiche consultazioni telefoniche, pare che Gressani si sia giustificato, balbettando: “Nessuno mi aveva avvisato…“ Niente di più falso. Chi vi scrive, si era premurato di prenotarlo in tempo: sia nell’ occasione di una serata conviviale del 23, che nel pomeriggio del 24 maggio (gara di Coppa Italia tra Tavagnacco e Verona). Però spiace: perché si è trattato dell’unica, rumorosa assenza ma soprattutto perché, 52 anni consecutivi spesi nel calcio, andavano celebrati nella giusta maniera. Con una spruzzata di ironia, certamente, della quale l’uomo è dotatissimo. Ma pure con il minimo rispetto che si deve a coloro che hanno deciso di renderti finalmente onore. Ce ne faremo, comunque, una ragione: d’altronde, se nemmeno Bob Dylan si è fiondato a Stoccolma per la cerimonia del Nobel, volete che Gigi Gressani da Tavagnacco, si scomodasse per ritirare una targhetta qualsiasi? (rozan)
In alto e qui sotto il Gressani degli anni '50; in basso il "Gigi" dei giorni nostri.