La retrocessione va ancora assimilata e digerita, è una ferita che l'orgoglioso Tolmezzo fatica a suturare. Però il club rossazzurro, dall'alto dei suoi 104 anni di esistenza, certamente non si spezza per un'annata balorda. Pronti, via, e si studia come risalire, come reagire. All'appello del presidente Claudio Lomuscio hanno risposto Enzo Zearo e Fausto Barburini, accolti a braccia aperte dal Tolmezzo: macché cordate in competizione o alternative, come taluno farneticava: "Se pure qualcun altro si fosse fatto avanti per sostenerci e aiutarci, sarei stato veramente felice. Ma un passo avanti c'è stato, Enzo e Fausto sono due grandi persone, che si occuperanno della prima squadra, ma dando anche un occhio e qualcosa in più alla Juniores e alla formazione Allievi. Gli impegni sono tanti, più siamo meglio è. Certo, che se si facesse avanti anche qualche sponsor...". 
Parla di responsabilità e valori, Lomuscio, non di personalismi ed egoismi: si riparte facendo quadrato, rendendosi disponibili secondo possibilità e inclinazioni, ma sempre mettendo davanti a tutto il bene del Tolmezzo e dei suoi ragazzi. 
L'allenatore, la squadra seniores? Per ora si lavora sotto traccia, con un paio di certezze: il portiere Tommaso Nutta ha fatto sapere che si accaserà altrove; e sia. E anche Davide Gregorutti, l'attaccante principe, l'erede di Bacio Damiani, ha salutato il Tolmezzo. In proposito Lomuscio dichiara: "Gregorutti va rispettato, ha dato tanto al Tolmezzo e credo che molto abbia anche ricevuto; è stato qui 6 stagioni, nelle quali è risultato fondamentale. La nostra gratitudine nei suoi confronti non verrà mai meno. Buona fortuna, Davide".
I saluti e l'attività quotidiana, che non concede soste; Lomuscio e Citran in sede lavorano, organizzano e procedono, tra squadre giovanili che giocano di qua e di là e il Memorial Pillinini che va preparato come sempre a puntino... Tutto come al solito, insomma, anche senza l'Eccellenza. Almeno per un po'. 

Alessandro Maganza 

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