Continua il grande sogno serie B per il Pordenone. Con lo 0-0 conquistato in casa del Cosenza, vola per il secondo anno consecutivo nella semifinale play-off di Lega Pro che mette in palio un posto per la serie cadetta. Forte della vittoria dell’andata i neroverdi contengono i calabresi che nel primo tempo mantengono una prevalenza territoriale quasi costante, tanto marcata quanto sterile dalle parti di Tomei.Nella ripresa la gara vive di qualche fiammata dei padroni di casa, che con il passare del tempo affrettano il gioco, ma la diga costruita da Tedino regge senza correre grossi pericoli. Ottima la prova difensiva di Stefani e compagni, che nonostante l’assenza di De Agostini chiude sempre con sicurezza.
Un Pordenone compattato all’indietro che non è riuscito a produrre il solito gioco offensivo anche per la perdita di Arma sul finire del primo tempo per un problema fisico. Il marocchino ha lasciato il campo claudicante lasciando il posto a Padovan, apparso poco a suo agio nel reggere da solo il peso tra le maglie difensive rossoblù. Da elogiare la prova di una squadra mai in particolare sofferenza che ha regalato al presidente Lovisa l’ennesimo storico traguardo e alla propria gente accorsa in massa davanti al maxischermo piazzato nel centro città, l’ennesima grande soddisfazione.
La trasferta era molto attesa anche in casa calabra dove si nutriva la speranza di rovesciare l’esito del match del Bottecchia con il supporto del proprio pubblico accorso in massa al San Vito Marulla con oltre diecimila presenze. Tedino costruisce una difesa con Stefani e Ingegnieri centrali con Marchi e Semenzato laterali. A centrocampo rispolvera Buratto assieme a Suciu, Misuraca e Burrai, con Cattaneo solito jolli e Arma di punta. Parte con entusiasmo il Cosenza che al 7’ infiamma il pubblico con una conclusione di Letizia di poco alta. Al 10’ Tomei smanaccia una conclusione di Calamai, liberando l’area. La gara si trascina senza altri grossi sussulti fino al 33’: Mendicino fa a sportellate con Ingegnieri e prova il tiro che termina sull’esterno della rete. Nei secondi 45 minuti non cambia il copione, con il Cosenza a girare palla e il Pordenone a cercare la ripartenza giusta. Al 77’ c’e’ lo spazio per Padovan assieme a Misuraca per fare male, ma l’ex giocatore del Foggia non trova il tempo per servire il compagno e l’azione si spegne con una conclusione di Semenzato alta sulla traversa. All’ 88’ ultimo brivido per Tomei per un colpo di testa di Cacetta che sfiora il palo e chiude il match. Parte la festa in città con cortei d’auto e vessilli neroverdi che fanno bella mostra di se.

COSENZA - P0RDEN0NE  0-0

COSENZA: Perina; Corsi, Tedeschi, Blondett, D’Orazio; Ranieri, Caccetta, Calamai (23′ st Mungo), Statella (15′ st Cavallaro), Mendicino, Letizia. A disp.: Quintiero, Saracco, Pinna, Meroni, Bilotta, Capece, Criaco, Sueva, Crispino. All. De Angelis.

PORDENONE: Tomei; Ingegneri, Stefani, Marchi; Semenzato, Suciu, Burrai, Buratto; Cattaneo (40′ st Parodi), Misuraca; Arma (42′ pt Padovan). A disp.: D’Arsiè, Pellegrini, Martignago, Zappa, Gerbaudo, Pietribiasi, Bulevardi. All. Tedino.

ARBITRO: Valiante di Salerno. Assistenti: Benedettino di Bologna e Vingo di Pisa. Quarto ufficiale: Robilotta di Sala Consilina.

NOTE: ammoniti Blondett, Burrai, Stefani, Padovan. Angoli 8-1. Recupero: pt 2′; st 3′. Spettatori 10.916 per un incasso di 117.738 euro

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