Davanti al presidente federale Gianni Petrucci, l’Italia stecca la prima del Mondiale Under 19, scattato ieri tra Udine e Cividale. La banda  Lucchesi difetta di talento (si sapeva) ma non di voglia e abnegazione: cosi, dopo aver rischiato di affondare, recupera dignità e gioco, chiudendo inginocchiata, ma non umiliata. Più che a Udine sembra di stare a Pechino: sostenuta da un pubblico rumoroso corredato di striscioni la Cina, sulle ali della lunghissima (205 centimetri a questi livelli fanno differenza) ma coordinatissima Han Xu,  si arrampica immediatamente sul 14 - 4 (consumati soltanto 6’) con l’Italia in evidente imbarazzo, non solo nell’evitare le braccia interminabili del centro nemico, ma anche nel costruire qualcosa di decente. Le orientali infieriscono anche dal perimetro (il bilancio di fine contesa scrive 8/26 da tre contro l’1/9 delle nostre) e, ai primi vagiti del secondo quarto, il disavanzo è già preoccupante: 12 - 25. Lucchesi pesca allora qualche alternativa tattica, shakerando zona e zona press, ma la Cina non se ne cura, allargando ulteriormente il fossato (34 -19 al 17’). Cubaj rimedia però al raccapricciante 0/7 dei primi 10’, scartando due cioccolatini, mentre Andrè suona la carica ma, dopo un paio di perle, dai polpastrelli del numero 15 escono pure un paio di clamorosi sgorbi sottomisura. Cosi, al riposo lungo, l’Italia è sempre in evidente deficit (25 - 35). Ma nel terzo quarto il panorama cambia. Andrè e Madera tracciano il solco, poi cinque liberi di fila targati Anna Togliani paiono restituirci definitivamente una partita: 40 - 43 al 25’. Sembra, appunto: perché, tempo di riorganizzarsi e la Cina allunga di nuovo, piazzando un tremendo parziale di 12 - 0 (55 – 43). Dovrebbe essere la mazzata decisiva ma le squadre di Lucchesi, se proprio devono, non intendono morire senza prima aver speso gli ultimi spiccioli. Infatti: Fassina è davvero un rebus irrisolvibile per le rivali, Andre sguscia nel pitturato e l’Italia torna a farsi minacciosa (57- 63 a 5’44” dal traguardo). Anna Togliani alimenta ulteriormente il fuoco delle speranze (59 - 63), ma la ricomparsa di Han Xu si vede e si sente e la Cina riprende a comandare (67 - 59). L’Italia non ne ha proprio più, nonostante l’indomita Fassina che, a poco meno di 1’ dalla fine, regala l’ultimo brivido (63 - 69). La tripla “spaccagambe” della capitana Jia Saiqi spazza però via ogni residuo dubbio tra gli squittii e l’entusiasmo del popolo dagli occhi a mandorla. Delle due regionali, inchiodata in panchina Elisa Pontoni, vanno registrati i 12’40” di utilizzo per Giulia Ianezic, autrice di una prestazione tutto sommato rivedibile con qualche sporadico acuto (nessun punto, 2 rimbalzi e altrettanti assist).

ITALIA – CINA  63 - 74

ITALIA: Pinzan 2, Anna Togliani 13, Fassina 12, Andre 18,  Cubaj 8, Madera 4, Parmesani, Giulia Togliani 3, Ianezic, Castello 3. Ne: De Cassan e Pontoni. Allenatore: Lucchesi.

CINA: Li Yuan 12, Wang Jiaqi 12, Ja Saiqi 8, Tang Yu 18, Han Xu 13, Liang Liwen 9, Tan Suangyan 2. Ne: Fang Zhuoya, Liu Lu, Liu Xueyuan, Li, Yueru e Cao Yija. Allenatore: Xuedi Cong.

ARBITRI: Cuello Cuello (Rep.Dominicana), Gyorgyi (Norvegia) e Smiljanic (Serbia)

PARZIALI: 10 - 21, 25 - 35, 45 - 57. Liberi: Italia 10/14, Cina 14/21. Tre punti: Italia 1/9, Cina 8/26. Rimbalzi: Italia 38 (Madera 7), Cina 38 (Han Xu 10). Cinque falli: nessuna. Spettatori: 1000.

SITUAZIONE - Nel primo match del girone, gli Stati Uniti hanno agevolmente disposto del Mali, con il punteggio di 95 – 58 (19 punti, 4 rimbalzi e 3 assist per Sutton). La classifica: Usa e Cina punti 2, Mali e Italia 0. Domani va in onda la seconda giornata (entrambe le gare a Cividale): alle 18.00 Usa – Cina e alle 20.15 Italia – Mali.

Roberto Zanitti

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