L'Eccellenza è decollata, ma lui, il volitivo e battagliero Gigi De Blasi, è costretto a seguirla da bordo campo. Che disdetta, che tortura perché l'ex capitano della Virtus Corno aveva e ha una gran voglia di misurarsi nel Torviscosa che non fa mistero di puntare al bersaglio grosso. 
Contattiamo il centrocampista e le prime parole sono per Angelo Cupini, grande allenatore e grande persona, venuto a mancare nella giornata di ieri. De Blasi è scosso: "La notizia è stata terribile, con Cupini abbiamo toccato il punto più alto dei nostri anni trascorsi alla Virtus Corno, quello della vittoria in coppa Italia, seguito dall'avventura a livello nazionale. In quella stagione sono arrivati i risultati, le soddisfazioni, e una gran parte del merito va dato al nostro allenatore. Cupini? Si capiva che aveva giocato a calcio ad alti livelli; i suoi consigli erano preziosi, lui spiegava, ascoltava, coinvolgeva. Il ricordo più bello riguarda però la persona, l'uomo: era semplice, alla mano, scherzava quando c'era da scherzare, ed era serissimo quando bisognava essere seri. Lo sentivamo come uno di noi, uno della squadra e, allo stesso, tempo era, senza discussioni, il tecnico, l'allenatore. Le sue battute e contro battute risultavano micidiali, spassose, divertenti, folgoranti, sorprendenti: ad esempio mi viene da sorridere ancora adesso quando ripenso a lui che brontolava per l'ennesima cena che ci veniva offerta dopo la vittoria in Coppa. 'Cavolo, ma quanto dobbiamo ancora festeggiarla, questa vittoria' esclamò una sera. Personalmente, a lui e a quel gruppo resterò per sempre legato". 
Il dolore per la scomparsa di un maestro e di un punto di riferimento, l'amarezza per l'infortunio che costringerà Gigi a starsene in disparte per l'intera stagione: "Come sto? Ormai me ne sono fatto una ragione, anche se venerdì scorso mi sono presentato all'allenamento del Torviscosa; calciare il pallone non mi provoca dolore, ma appena tento di corricchiare sono guai. Mi sono fatto male in allenamento questa estate, credevo fosse solo il menisco, infortunio che ho già affrontato, e invece la diagnosi dà conto di una lesione al crociato. Dovrò operarmi, probabilmente a novembre: quando il medico mi ha dato la notizia, lì per lì mi è caduto il mondo addosso. Sa, dopo tanti anni alla Virtus Corno, volevo mettermi alla prova e il Torviscosa era ed è la piazza giusta... Vorrà dire che tornerò più forte di prima". 
Gigi De Blasi, intanto, ha visto la sua squadra soccombere contro il Lumignacco in un 3-2 per i rossoblù che ha fatto clamore: "Cosa ci è successo? Siamo partiti giocando un grande calcio, come nessuno si era mai immaginato. Poi, da fuori, ho notato che il rigore del 2-1 ha avuto un effetto dirompente, da quel momento la luce si è spenta anche se la partita è rimasta molto viva e assai equilibrata. Direi che il problema è stato psicologico, mentale, non di condizione atletica e sono convinto che la squadra rialzerà la testa e dimostrerà cosa vale anche perché recupererà giocatori importanti. Io continuo a scommettere sul Torviscosa, anche se domenica ci aspetta un certo Chions...".  (a.m.)

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